La persona fisica fiscalmente residente in Italia (non iscritto all'AIRE) deve presentare la dichiarazione dei redditi nel nostro Paese.
Il criterio cambia per chi è fiscalmente residente all'estero, in quanto tenuto a seguire le regole del paese straniero, senza dover fare i conti con il sistema italiano.
Chi è stato iscritto nelle Anagrafi comunali della popolazione residente per la maggior parte dell’anno (almeno 183 giorni) oppure ha nel territorio italiano il domicilio o la residenza ovvero si è trasferito in un Paese a fiscalità privilegiata, ai fini delle imposte sui redditi si considera residente in Italia, anche se lavora all'estero (art. 2 del TUIR).
L’Agenzia risolve i dubbi sul recupero delle imposte pagate in Paesi stranieri
Autore: Piazza Marco Fonte: Il Sole 24 Ore del 06/03/2015 pag. 41Recensione di Roberto Castegnaro
Il credito per i redditi prodotti all’estero rappresenta il rimedio alla doppia imposizione internazionale adottato nel nostro ordinamento ed è disciplinato dall’articolo 165 del Tuir
Autore: Vedi Articolo Fonte: Agenzia Entrate del 06/03/2015Recensione di Roberto Castegnaro
Primi commenti alla circolere 10/E del 15 marzo in materia di irpef. Non residenti senza no tax area. ./.
Autore: Antonelli Alessandro Fonte: Il Sole 24 Ore nr. 76 del 17/03/2004 pag. 24Recensione di Roberto Castegnaro