Controlled foreign companies (CFC): il diritto d'interpello
[Ordinario]
Recensione di Paolo Robinelli Pubblicata il 15/04/2004
Autore: Turri Giovanni Fonte: Contabilità Finanza e Controllo nr. 03/2004 del 26/02/2004 pag. 235
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Controlled foreign companies (CFC): il diritto d'interpello
Ambito soggettivo e oggettivo. Nozione di paradiso fiscale. Nozione di controllo. Momento rilevante per la determinazione del controllo.
Primo caso particolare: controllo mediante l'utilizzo di un trust.
Secondo caso particolare: controllo mediante stabile organizzazione.
Estensione dell'ambito di applicazione.
Determinazione del reddito delle società collegate.
Procedura, documentazione da allegare (anche secondo la circolare n. 29/E/2003).
Decorrenza dei termini per la presentazione dell'istanza.
Comunicazione della risposta. Impugnabilità della risposta.
Conseguenze processuali della mancata presentazione dell'interpello.
Conseguenze sanzionatorie.
Conclusioni: le differenze tra interpello CFC e interpello ordinario.
Primo caso particolare: controllo mediante l'utilizzo di un trust.
Secondo caso particolare: controllo mediante stabile organizzazione.
Estensione dell'ambito di applicazione.
Determinazione del reddito delle società collegate.
Procedura, documentazione da allegare (anche secondo la circolare n. 29/E/2003).
Decorrenza dei termini per la presentazione dell'istanza.
Comunicazione della risposta. Impugnabilità della risposta.
Conseguenze processuali della mancata presentazione dell'interpello.
Conseguenze sanzionatorie.
Conclusioni: le differenze tra interpello CFC e interpello ordinario.
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