Corsi dei Conservatori di musica detraibili

[Interessante]

  Recensione di Roberto Castegnaro     Pubblicata il 19/12/2020

Autore: Vedi Articolo Fonte: Agenzia Entrate del 19/12/2020




Detraibili le spese pagate per l’iscrizione a un corso organizzato da un Conservatorio statale di musica, non per gli istituti privati


Come previsto per l’iscrizione ai corsi universitari, sono detraibili dall’Irpef, nella misura del 19%, anche le spese per l’iscrizione ai nuovi corsi istituiti presso i Conservatori di Musica e gli istituti musicali pareggiati.

Si tratta, in particolare, dei corsi istituiti come da regolamento contenuto nel Dpr n. 212/2005.

La detrazione spetta anche quando l’onere è sostenuto nell’interesse dei familiari fiscalmente a carico.

Non sono ammesse alla detrazione, invece, le spese per l’iscrizione agli istituti musicali privati, poiché la legge ha equiparato ai Conservatori di Musica solo gli istituti musicali pareggiati.

La detrazione spetta anche in caso di iscrizione ai corsi istituiti in base all’ordinamento antecedente il Dpr n. 212/2005, in quanto equiparabili ai corsi di formazione scolastica secondaria, per i quali spetta la detrazione come spese di istruzione secondaria di secondo grado.

Si ricorda, infine, che dal 2020 le detrazioni del 19% degli oneri indicati nell’art. 15 del Tuir, tra i quali rientrano le spese di istruzione universitaria (comma 1, lett. e) e le spese di istruzione non universitaria (comma 1, lett. e-bis) possono essere richieste solo se il pagamento è effettuato con versamento bancario o postale o altri sistemi tracciabili (carte di debito, di credito e prepagate, assegni bancari e circolari).

Se questa informativa è stata utile, la invitiamo a iscriversi al ns. sito, riceverà così un aggiornamento gratuito e quotidiano sulle novità fiscali, societarie e del lavoro – Iscrizione gratuita

Indietro