Decreto crescita il rientro dei cervelli

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  Recensione di Roberto Castegnaro     Pubblicata il 06/07/2019

Autore: Vedi Articolo Fonte: Agenzia Entrate del 06/07/2019


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Ancora più conveniente il ritorno in Italia da parte di chi negli anni passati si era spostato all’estero per studio o lavoro


Aumenta da 4 a 6 anni la durata del regime di favore per i docenti e i ricercatori che si trasferiscono in Italia, mentre i lavoratori impatriati potranno godere di un’ulteriore riduzione dell’imponibile: a essere tassato sarà solo il 30% dei redditi da lavoro autonomo o dipendente prodotti e non più il 50 per cento. Sono queste alcune delle novità sul “rientro dei cervelli” contenute nel decreto crescita n. 34/2019, in particolare nell’articolo 5, approvato definitivamente alla fine del mese scorso, dopo avere incassato la fiducia sia alla Camera che al Senato. Diversi sono i cambiamenti che il decreto ha introdotto in merito ai regimi fiscali agevolati previsti per i lavoratori impatriati e per i docenti e ricercatori che trasferiscono la residenza in Italia, i quali adesso troveranno ancora più vantaggioso fare rientro nel nostro Paese. Ecco le principali novità.

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