Niente extra time al Fisco per l’Ires e gli altri tributi non sospesi

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  Recensione di Roberto Castegnaro     Pubblicata il 30/03/2020

Autore: Deotto Dario Fonte: Il Sole 24 Ore del 30/03/2020


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Le asimmetrie presenti nel Dl 18/2020, sui termini concessa al Fisco rispetto al contribuente, sono la fotografia di una normativa tributaria che, negli ultimi anni, è stata troppo spesso ostaggio della tecnocrazia e delle esigenze di gettito.


Se c’è una sospensione anche di 2 giorni dei termini di versamento, il Fisco fruisce di una proroga di (ben) due anni dei termini di accertamento per i periodi d’imposta in scadenza nell’anno. È evidente l’odiosa sproporzione temporale a favore dell’amministrazione.

La questione nasce dal Dlgs 159/2015, relativo alla razionalizzazione e la semplificazione (!) della riscossione. L’articolo 12 stabilisce che i termini di prescrizione e decadenza a favore dell’amministrazione sono sospesi per lo stesso tempo corrispondente alla sospensione dei termini di versamento concessi al contribuente, principio non rispettato dal Dl 18/2020.

Risulta, incostituzionale sotto il profilo della ragionevolezza (a regime, non si possono dare 2 anni di tempo in più all'Amministrazione anche a fronte di una sospensione dei termini di versamento di 2 giorni).

E comunque va tenuto conto che la proroga dei 2 anni a favore dell'Amministrazione è "legata" ai tributi sospesi. Infatti nel DL. 18/2020 solo alcuni tributi sono sospesi, e non per tutti.

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