Partecipazioni qualificate con doppia imposizione
[Interessante]
Recensione di Roberto Castegnaro Pubblicata il 22/05/2014
Autore: Piazza Marco Fonte: Il Sole 24 Ore del 22/05/2014 pag. 43
Classificazione:
Il problema dell'incongruenza nel regime di tassazione dei dividendi e delle plusvalenze derivanti da partecipazioni qualificate e non
Il problema dell'incongruenza nel regime di tassazione dei dividendi e delle plusvalenze derivanti da partecipazioni qualificate (Irpef progressiva sul 49,72% del reddito, pari al massimo al 21,4%) e non qualificate (26% del reddito) poteva essere risolto in due modi:
riducendo l'aliquota dell'imposta sostitutiva per le qualificate dal 26% al 22,4%;
- aumentando la parte imponibile dei proventi derivanti dalle partecipazioni qualificate dal 49,2% al 60,46 per cento.
Il legislatore sta per optare per la seconda soluzione estendendo la doppia imposizione economica (lo stesso reddito viene tassato sia in capo alla società, sia in capo al socio) già in essere per le partecipazioni non qualificate alle partecipazioni qualificate.
riducendo l'aliquota dell'imposta sostitutiva per le qualificate dal 26% al 22,4%;
- aumentando la parte imponibile dei proventi derivanti dalle partecipazioni qualificate dal 49,2% al 60,46 per cento.
Il legislatore sta per optare per la seconda soluzione estendendo la doppia imposizione economica (lo stesso reddito viene tassato sia in capo alla società, sia in capo al socio) già in essere per le partecipazioni non qualificate alle partecipazioni qualificate.
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