Lo Ias 38 disciplina le regole di contabilizzazione relative alle attività immateriali, vale a dire le attività (non monetarie) prive di consistenza fisica.
Si tratta di tutte quelle attività collegate a conoscenze scientifiche, tecniche o di mercato, alla progettazione di nuovi processi, ovvero al patrimonio intellettuale.
Esempi più comuni sono i software per computer, i diritti d'autore, i filmati cinematografici, le anagrafiche clienti, i brevetti, licenze e marchi e le spese di ricerca e sviluppo.
Le attività immateriali in esame non sono trattate dallo Ias 38 quando sono disciplinate da un altro specifico principio, come, ad esempio, quando sono possedute per la vendita (cfr Ias 2).
Le attività immateriali, inoltre, possono essere contenute in oggetti di consistenza fisica: in tal caso, per determinare se sono assoggettate alla disciplina dello Ias 38 ovvero a quella dello Ias 16 (in materia di immobili, impianti e macchinari) occorre valutare quale sia l’elemento più significativo.
Si pensi, ad esempio, al sistema operativo di un computer: quando il software non è parte integrante dell'hardware cui è collegato, il software viene trattato come un'attività immateriale secondo la disciplina dello Ias 38.
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Il principio contabile Ias 38 disciplina il trattamento delle attività immateriali, in ambito fiscale ci sono divergenze rispetto alla rappresentazione adottata in bilancio e dei limiti alla deducibilità dei costi sostenuti.
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