La persona fisica fiscalmente residente in Italia (non iscritto all'AIRE) deve presentare la dichiarazione dei redditi nel nostro Paese.
Il criterio cambia per chi è fiscalmente residente all'estero, in quanto tenuto a seguire le regole del paese straniero, senza dover fare i conti con il sistema italiano.
Chi è stato iscritto nelle Anagrafi comunali della popolazione residente per la maggior parte dell’anno (almeno 183 giorni) oppure ha nel territorio italiano il domicilio o la residenza ovvero si è trasferito in un Paese a fiscalità privilegiata, ai fini delle imposte sui redditi si considera residente in Italia, anche se lavora all'estero (art. 2 del TUIR).
Residenza fiscale di società estere che il fisco italiano può contestare ritenendo che la stessa sia da attribuire all’Italia
Autore: Germani Alessandro Fonte: Il Sole 24 Ore del 23/08/2024Recensione di Roberto Castegnaro
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Fra le modifiche significative, la nuova definizione di domicilio che privilegia le relazioni personali e familiari e l’introduzione del criterio della presenza fisica nel territorio dello Stato
Autore: Testo di Legge Circ. Risoluzione Fonte: Agenzia Entrate del 05/11/2024Recensione di Roberto Castegnaro
Presunzione legale che consente, al ricorrere di determinate condizioni, la non configurabilità di una stabile organizzazione in Italia di un veicolo di investimento non residente
Autore: Testo di Legge Circ. Risoluzione Fonte: Agenzia Entrate del 20/11/2024Recensione di Roberto Castegnaro