Aggregazioni tra professionisti, non deve scattare la tassazione
Recensione di Roberto Castegnaro Pubblicata il 18/03/2019
Autore: Deotto Dario Fonte: Il Sole 24 Ore del 18/03/2019
Per le operazioni di aggregazione degli studi professionali, il diritto (non solo quello tributario) mostra tutti i suoi limiti.
Per le imprese, le operazioni di riorganizzazione aziendale – fusioni, scissioni, conferimenti e trasformazioni – sono agevolate sotto il profilo tributario, visto che sono caratterizzate da un regime di neutralità fiscale.
Anche le aggregazioni professionali devono risultare neutrali fiscalmente anche quando "destinataria" dell'aggregazione risulta una Stp.
Le norme sulla trasformazione eterogenea ex art. 171, comma 2, del Tuir riguardano infatti beni "privati" che vengono fatti confluire nel circuito imprenditoriale. Tale previsione non può quindi riguardare beni che fanno già parte di un circuito economico (tassato con il reddito di lavoro autonomo) e che confluiscono ad un altro (quello delle Stp, tassato con le regole del reddito d'impresa).
Eventuali "salti d'imposta", nel passaggio da un reddito determinato "per cassa" a un reddito che rileva "per competenza", possono tranquillamente essere gestiti con le regole della cm 11/2017.
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