Cessione d’azienda, i debiti inerenti riducono l’imponibile del registro
Recensione di Roberto Castegnaro Pubblicata il 20/08/2019
Autore: Gavelli Giorgio Fonte: Il Sole 24 Ore del 19/08/2019
Bocciata la tesi del Fisco che ignora il «rosso» trasferito all’acquirente
L’azienda è un complesso di beni organizzati (articolo 2555 del Codice civile) non comprende soltanto beni e rapporti giuridici attivi, ma anche le passività ad essa riconducibili (debiti, Tfr, eccetera).
Appare dunque corretto che ai fini dell’applicazione dell’imposta di registro, il valore dell’azienda sia determinato tenendo conto delle passività aziendali trasferite al cessionario.
Principio sancito dal Dpr 131/86 articolo 51, comma 4 che ha fatto sorgere non pochi dubbi interpretativi.
L'interpretazione si ritiene confermata dall’articolo 23, comma 4, del Tur, la quale prevede che quando ci sono beni aziendali a cui si applicano aliquote diverse del registro si imputa a ciascuno di essi le passività aziendali in proporzione del loro rispettivo valore.
Indietro