Cooperative compliance arrivano i primi 33 certificatori
Recensione di Roberto Castegnaro Pubblicata il 19/09/2025
Autore: Vedi Articolo Fonte: Agenzia Entrate del 19/09/2025

Sono 30 commercialisti e 3 avvocati i primi abilitati per titoli (senza formazione) a rilasciare la certificazione TCF tax control framework
Sono disponibili i primi elenchi dei professionisti abilitati, già in possesso dei requisiti, che da subito potranno certificare i tax control framework (Tcf) delle aziende che hanno presentato istanza di adesione all’istituto dell’adempimento collaborativo (cooperative compliance) attualmente le aziende interessate sono 143, pari a 4,33 per ogni professinista.
Sono 30 commercialisti e 3 avvocati.
Ad approvare le liste, il Consiglio Nazionale dei Commercialisti e il Consiglio Nazionale Forense: gli iscritti nei due elenchi, rispettivamente commercialisti e avvocati, sono professionisti che avevano presentato domanda nei mesi scorsi e che, in virtù dei titoli e delle competenze vantate, sono esonerati dai percorsi formativi previsti per ottenere l’abilitazione.
Entro fine ottobre, hanno annunciato i Consigli nazionali delle due categorie professionali, partiranno i corsi di formazione per gli aspiranti certificatori.
I compiti del certificatore
Il tax control framework è il sistema di rilevazione, misurazione, gestione e controllo del rischio fiscale, propedeutico all’accesso al regime dell’adempimento collaborativo, istituito dal Dlgs n. 128/2015. Al momento di presentazione della domanda, i contribuenti devono essere in possesso di un efficace sistema integrato sulla gestione e controllo dei rischi fiscali (tax control framework), che essere certificato da professionisti indipendenti iscritti nell'apposito elenco tenuto dal Consiglio nazionale forense e dal Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili, rispettivamente per gli avvocati e per i commercialisti.
A delineare il perimetro dei requisiti e dei compiti del certificatore è stato il decreto ministeriale del 12 novembre 2024.
In sintesi, il professionista deve attestare che l’impresa sia dotata di un efficace Tcf integrato con il sistema di controllo dell’informativa finanziaria/contabile in grado di assicurare l’affidabilità del dato contabile su cui poggia l’obbligazione tributaria.
Il percorso fin qui
Il ministero dell’Economia e delle Finanze, l'Agenzia delle entrate e i Consigli nazionali degli Ordini interessati hanno individuato, di concerto fra loro, le modalità e i percorsi formativi per il rilascio dell’attestazione, come stabilito dall’articolo 2 del dm del 12 novembre 2024.
In quest’ottica, è stato siglato lo scorso aprile un protocollo di intesa in cui sono stati individuati i titoli e le competenze valutabili per il rilascio dell’attestazione necessaria ai fini dell’iscrizione all’albo, e i relativi percorsi formativi. Il possesso dei requisiti di professionalità dei certificatori è invece attestato unicamente dall'Ordine professionale di appartenenza.
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