Crediti d’imposta per la stampa nella legge di bilancio 2021
Recensione di Roberto Castegnaro Pubblicata il 04/02/2021
Autore: Vedi Articolo Fonte: Agenzia Entrate del 04/02/2021
Investimenti pubblicitari - Edicole - Pubblicazioni digitali
Per aiutare il settore in crisi, la legge di Bilancio per il 2021, ha introdotto una serie di misure finalizzate a ridurre il carico fiscale e incentivare la ripresa delle attività economiche maggiormente colpite dalla pandemia.
Al proposito, i commi da 608 a 610 dell’articolo 1 della legge n. 178/2020, dispongono il rifinanziamento e la proroga di alcune misure temporanee di sostegno alla filiera della stampa in scadenza al 31 dicembre 2020.
Si tratta, in particolare, del credito d’imposta per gli investimenti pubblicitari, del tax credit per le edicole e altri rivenditori al dettaglio di quotidiani, riviste e periodici e di quello per le testate edite in formato digitale.
Credito d’imposta per investimenti pubblicitari
Il bonus fiscale è stato introdotto dall’articolo 57-bis del decreto legge n. 50/2017. Nello specifico, il comma 1 ha previsto che, per l'anno 2018, alle imprese, ai lavoratori autonomi e agli enti non commerciali che effettuano investimenti in campagne pubblicitarie sulla stampa quotidiana e periodica, anche online, e sulle emittenti televisive e radiofoniche locali, analogiche o digitali, il cui valore superi almeno dell'1% gli analoghi investimenti effettuati sugli stessi mezzi di informazione nell'anno precedente, è attribuito un contributo, sotto forma di credito d'imposta, pari al 75% del valore incrementale degli investimenti effettuati, elevato al 90% nel caso di microimprese, piccole e medie imprese e start up innovative. Il credito d'imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione previa istanza diretta al dipartimento per l'Informazione e l'Editoria della presidenza del Consiglio dei ministri.
Successivamente, il comma 1-bis, inserito dal Dl n. 59/2019, ha stabilito che, a decorrere dall'anno 2019, il credito d'imposta è concesso nella misura unica del 75% del valore incrementale degli investimenti effettuati.
Da ultimo, il comma 1-ter, inserito dal decreto legge “Cura Italia” (il n. 18/2020), poi modificato dal Dl “Agosto” (il n. 104/2020), ha stabilito che l'importo del credito d’imposta sia commisurato al valore totale degli investimenti effettuati in luogo dei soli investimenti incrementali.
In conclusione, la legge di bilancio 2021, con il comma 608, introduce un nuovo comma 1-quater all’articolo 57-bis del Dl n. 50/2017 e stabilisce che, per gli anni 2021 e 2022 il credito d'imposta per investimenti pubblicitari è concesso nella misura unica del 50% del valore degli investimenti pubblicitari effettuati sui giornali quotidiani e periodici, anche online, entro il limite massimo di spesa di 50 milioni di euro per ciascuno degli anni 2021 e 2022.
Tax credit edicole
Il tax credit per le edicole, introdotto con il Bilancio 2019 (legge n. 145/2018), costituisce un’agevolazione fiscale per le edicole e gli altri rivenditori al dettaglio, che svolgono esclusivamente vendita di quotidiani, riviste e periodici a condizione che siano gli unici punti vendita all’interno del comune.
Successivamente, l'articolo 1, comma 393, del Bilancio 2020 (legge n. 160/2019) ha esteso il credito d'imposta anche a quelle attività commerciali che non rappresentano l'unico punto vendita nel comune di riferimento.
Da ultimo, l’articolo 98 del decreto legge “Cura Italia” ha ampliato l'ambito soggettivo e oggettivo della misura attraverso:
- l'incremento dell'importo massimo del credito d'imposta fruibile da ciascun beneficiario da 2mila a 4mila euro per l'anno 2020
- l'ampliamento delle fattispecie di spesa compensabili, con l'ammissione delle spese per i servizi di fornitura di energia elettrica, i servizi telefonici e di collegamento a Internet, nonché per i servizi di consegna a domicilio delle copie di giornali
- l'estensione del credito d'imposta, per l'anno 2020, alle imprese di distribuzione della stampa che riforniscono giornali quotidiani e/o periodici a rivendite situate nei comuni con una popolazione inferiore a 5mila abitanti e nei comuni con un solo punto vendita.
Il comma 609 della legge di bilancio 2021, infine, estende il credito d’imposta al 2021 e 2022, alle condizioni e con le modalità illustrate, per gli esercenti attività commerciali che operano esclusivamente nel settore della vendita al dettaglio di giornali, riviste e periodici e alle imprese di distribuzione della stampa, che riforniscono giornali quotidiani o periodici a rivendite situate nei comuni con popolazione inferiore a 5mila abitanti e nei comuni con un solo punto vendita, nel limite di spesa annuale di 15 milioni di euro, che costituisce tetto di spesa.
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