FONDO PERDUTO Nel calcolo del fatturato il rebus delle operazioni fuori campo Iva
Recensione di Roberto Castegnaro Pubblicata il 17/06/2020
Autore: Gaiani Luca Fonte: Il Sole 24 Ore del 17/06/2020
Mancano istruzioni sui casi senza presupposto oggettivo o comunque esclusi
Il calcolo del fatturato è l’elemento più critico per i contribuenti alle prese con le richieste del contributo a fondo perduto (Cfp) ex art. 25 del decreto rilancio.
Sicuramente vanno considerate tutte le operazioni fatturate (o i corrispettivi) che concorrono alla liquidazione periodica:
- le operazioni imponibili al netto dell’Iva;
- le fatture attive in inversione contabile
- quelle non imponibili (articoli 8 e 9 e le cessioni intra);
- esenti (articolo 10);
- non soggette per mancanza di territorialità con obbligo di fatturazione ex articolo 21 comma 6-bis.
Le istruzioni ai modelli prevedono, per chi svolge operazioni non rilevanti (es. rivenditori di giornali e periodici e tabaccai, le cui operazioni hanno scontato l’Iva a monte e non hanno obbligo di fatturazione), di considerare gli aggi relativi a dette operazioni. che come noto rilevano come ricavi ma non ai fini IVA.
Ancora le istruzioni circa le agenzie di viaggio (articolo 74-ter) prevedono che possono considerare le fatture emesse (obbligatoriamente ai sensi dell’articolo 21, comma 6, senza separata indicazione dell’imposta) per l’ammontare che risulta da tali documenti.
Circa le operazioni fuori campo per carenza del presupposto oggettivo o escluse dalla base imponibile (es. art. 15) ma ricomprese nelle fatture sembra siano da escludere.
L'autore però auspica un chiarimento che confermi l'inclusione nel conteggio anche di tali operazioni, se derivanti da un comportamento (di fatturazione) consolidato sia ad aprile 2019 che ad aprile 2020.
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