Il prelievo unico al 26% al test dei dividendi esteri

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  Recensione di Roberto Castegnaro     Pubblicata il 07/05/2018

Autore: Autori Vari Fonte: Il Sole 24 Ore del 07/05/2018


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Doppia imposizione da scongiurare per i Paesi white list


Dal 1° gennaio di quest’anno l’imposizione sostitutiva con aliquota del 26% è stata estesa ai dividendi da partecipazioni qualificate, rendendo così irrilevante la natura – qualificata o meno – delle partecipazioni detenute. La disciplina, quindi, prevede che per tutti i dividendi percepiti da persone fisiche al di fuori dell’esercizio di impresa si applichi la sostitutiva del 26% (con l’esclusione della progressività Irpef).
Il nuovo assetto normativo riguarda sia i dividendi distribuiti da società nazionali che estere white list. Fanno invece eccezione i dividendi provenienti da Paesi black list, che restano imponibili – ai fini Irpef e addizionali – in capo al socio nella misura del 100 per cento.

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