Il Senato dimentica la proroga dell’Imu secondaria IL CALCOLO Dal 1° gennaio senza imposte pubblicità e suolo pubblico

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  Recensione di Roberto Castegnaro     Pubblicata il 23/12/2014

Autore: Vedi Articolo Fonte: Il Sole 24 Ore del 23/12/2014 pag. 42


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Senza interventi dal 1° gennaio 2015 i Comuni non potrebbero più richiedere i tributi e i canoni “tradizionali”, sostituiti però da un’Imu secondaria di cui mancano i provvedimenti attuativi

Nel blocco non rientrano solo la tassa per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche (Tosap), l’imposta comunale sulla pubblicità (Icp) e il diritto sulle pubbliche affissioni, ma anche i prelievi alternativi introdotti dal Dlgs 446/97 come il canone per l’occupazione di spazi e aree pubbliche (Cosap) e il canone per l’installazione di mezzi pubblicitari (Cimp).
L’entrata in vigore dell’Imu secondaria era prevista per il 2014 ma la legge di stabilità dello scorso anno ha disposto il rinvio al 2015, ormai alle porte. Si tratta tuttavia di un passaggio impossibile poiché la disciplina applicativa del nuovo tributo è solo abbozzata dal Dlgs 23/2011, e viene rimessa a un regolamento statale attuativo di cui ancora non c’è traccia.
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