IMPOSTE ANTICIPATE E DIFFERITE

L’art. 83 del D.P.R. n. 917/86, recita che “il reddito complessivo è determinato apportando all’utile o alla perdita risultante dal conto economico, relativo all’esercizio chiuso nel periodo d’imposta, le VARIAZIONI IN AUMENTO O IN DIMINUZIONE conseguenti all’applicazione dei criteri stabiliti nelle successive disposizioni della presente sezione”.

Le suddette variazioni fiscali, in aumento o in diminuzione, si suddividono in variazioni PERMANENTI e in variazioni TEMPORANEE.

Le variazioni permanenti concorrono alla determinazione delle imposte correnti dell’esercizio in maniera definitiva, mentre solo le variazioni temporanee costituiscono la “fiscalità differita”, che si estrinseca in “imposte differite passive” e “imposte differite attive” (dette queste ultime anche imposte anticipate).