RW MODALITA' DI COMPILAZIONE
Recensione di Roberto Castegnaro Pubblicata il 12/09/2019
Autore: Vedi Articolo Fonte: Agenzia Entrate del 12/09/2019
Una corretta compilazione dei righi serve anche a determinare le imposte effettivamente dovute sulle attività finanziarie (Ivafe) e sul valore degli immobili (Ivie) detenuti oltre confine
Modalità di compilazione del quadro RW.
Nei righi da RW1 a RW5, occorre indicare:
- nella colonna 1, il codice che contraddistingue a che titolo i beni sono detenuti tra: 1 proprietà, 2 usufrutto, 3 nuda proprietà, 4 altro (altro diritto reale, beneficiario di trust, eccetera)
- nella colonna 2 deve essere indicato il codice 1, se il contribuente è un soggetto delegato al prelievo o alla movimentazione del conto oppure il codice 2 se il contribuente è il titolare effettivo del conto
- nella colonna 3, il codice di individuazione del bene, rilevato dalla “Tabella codici investimenti all’estero e attività estera di natura finanziaria” posta in Appendice. In base a tale tabella i conti correnti e i depositi andranno individuati con il codice 1, le partecipazioni al capitale o al patrimonio con il codice 2, le obbligazioni estere con il codice 3, eccetera
- nella colonna 4, il codice dello Stato estero, rilevato dalla tabella “Elenco Paesi e Territori esteri” posta in Appendice al fascicolo 1 (tale codice non è obbligatorio in presenza di valute virtuali)
- nella colonna 5, la quota di possesso dell’investimento
- nella colonna 6, il codice che contraddistingue il criterio di determinazione del valore dell’investimento o dell’attività finanziaria, scegliendo a seconda dei casi, tra: 1 valore di mercato, 2 valore nominale, 3 valore di rimborso, 4 costo d’acquisto, 5 valore catastale, 6 valore dichiarato nella dichiarazione di successione o in altri atti
- nella colonna 7, il valore all’inizio del periodo d’imposta o al primo giorno di detenzione dell’attività
- nella colonna 8, il valore al termine del periodo d’imposta ovvero al termine del periodo di detenzione dell’attività. Per i conti correnti e libretti di risparmio va indicato il valore medio di giacenza
- nella colonna 10, va riportato il numero di giorni di detenzione dei beni per i quali è dovuta l’Ivafe
- nella colonna 11, deve essere trascritta l’Ivafe calcolata rapportando il valore indicato in colonna 8 alla quota e al periodo di possesso
- nella colonna 13, va indicata l’Ivie calcolata rapportando il valore indicato in colonna 8 alla quota e al periodo di possesso. L’aliquota da applicare è rispettivamente dello 0,76%, salvo il caso di immobile adibito ad abitazione principale, e relative pertinenze, per il quale l’aliquota è pari allo 0,40%
- nella colonna 14, trova posto il credito d’imposta pari al valore dell’imposta patrimoniale versata nello Stato in cui è situato l’immobile o prodotto finanziario. L’importo indicato in questa colonna non può essere superiore all’ammontare dell’imposta dovuta
- la colonna 16 accoglie la detrazione spettante di 200 euro, rapportata al periodo dell’anno durante il quale l’immobile e relative pertinenze sono state adibite ad abitazione principale (se l’unità immobiliare è adibita ad abitazione principale da più soggetti passivi la detrazione spetta a ciascuno di essi proporzionalmente alla quota per la quale la destinazione medesima si verifica
- nella colonna 19, infine, deve essere indicata la percentuale di partecipazione nella società o nell’entità giuridica nel caso in cui il contribuente risulti essere il titolare effettivo.
Se il contribuente deve assolvere i soli obblighi di monitoraggio, non dovrà compilare le caselle utili alla liquidazione dell’Ivie ovvero dell’Ivafe, avendo cura di barrare la casella di colonna 20.
I righi RW6 e RW7 devono essere compilati per determinare l’Ivie o l’Ivafe dovuta e, eventualmente, da versare per l’anno 2018. In particolare il contribuente deve indicare il totale delle imposte dovute, le eventuali eccedenze risultanti dalla dichiarazione dell’anno precedente, anche se compensate, e gli importi risultanti a credito o a debito.
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