E’ quella procedura contabile riferita ai beni strumentali, il costo degli stessi non viene interamente dedotto nell’esercizio di acquisto del bene, ma viene ripartito in base alla prevista durata del bene stesso.
Civilisticamente gli ammortamenti devono essere stanziati in modo sistematico in relazione alla residua possibilità di utilizzazione delle immobilizzazioni.
Le norme tributarie prevedono invece il calcolo delle quote d’ammortamento come da tabella ministeriale in particolare i coefficienti applicabili sono i seguenti:
La tabella contenuta nel decreto ministeriale è suddivisa in gruppi e specie di attività produttive all'interno delle quali vengono individuati specifici coefficienti di ammortamento per le diverse tipologie di beni impiegati.
Non si tratta di un'elencazione esaustiva perché è possibile che l'impresa utilizzi beni non espressamente previsti in tabella.
L'assenza di un bene in un determinato gruppo di imprese sta a significare che tale bene non è stato considerato strumento tipico di quel settore, in tal caso si deve far riferimento ai coefficienti previsti per beni simili appartenenti ad altre categorie di imprese (Ris. 22 marzo 1980 n. 9/074).
Fra le società che optano per il consolidato nazionale è possibile trasferire cespiti in regime di nueutralità fiscale, analisi della problematica e scritture contabili.
Autore: Pisoni Piero Fonte: Il Fisco nr. 45/2004 del 06/12/2004 pag. 7568Recensione di Roberto Castegnaro
La riforma societaria non consente di applicare in bilancio la norma fiscale che permetteva l'integrale ammortamento dei beni di valore < a 516,46 euro. Esame dei possibili comportamenti.
Autore: Vedi Annotazioni Fonte: Italia Oggi nr. 1 del 03/01/2005 pag. 29Recensione di Roberto Castegnaro
Disamina civilistica ed evidenziazione che il valore fiscalmente rilevante ai fini dell'ammortamento è quello iscritto in bilancio sulla base del corrispettivo pattuito.
Autore: Bellomo Francesca Fonte: Informatore Pirola nr. 7/2005 del 14/02/2005 pag. 88Recensione di Roberto Castegnaro
Normativa IVA e imposte dirette riferita ai telefonini, fra l'indeducibilità IVA contestata dalla UE e le agevolazioni riservate all'autotrasporto.
Fonte: Il Sole 24 Ore nr. 58 del 28/02/2005 pag. 25Recensione di Roberto Castegnaro
Il bilancio 2004 dovrebbe fra l'altro essere disinquinato dagli ammortamenti applicati al 100% sui beni di valore inferiore a 516 euro. Una possibile via d'uscita dall'art. 2426 n. 12.
Autore: Oneto Carlo Fonte: Il Sole 24 Ore nr. 66 del 08/03/2005 pag. 27Recensione di Roberto Castegnaro
La separazione fra fisco e bilancio, la compilazione del quadro EC e gli ammortamenti, le rettifiche e gli accantonamenti.
Autore: Ceppellini Primo Fonte: Il Sole 24 Ore nr. 67 del 09/03/2005 pag. 25Recensione di Roberto Castegnaro
Il disinquinamento del bilancio, applicato agli esercizi pregressi. Esempio di compilazione del quadro EC con riferimento agli ammortamenti anticipati.
Autore: Roscini Vitali Franco Fonte: Il Sole 24 Ore nr. 72 del 14/03/2005 pag. 23Recensione di Roberto Castegnaro
Dal 2004 non esiste più l'importo minimo per l'ammortamento ridotto mentre le quote inferiori al 50% perse fino al 2003 non sono più recuperabili. L'eventuale plusvalenza è invece tutta tassata. ./.
Autore: Roscini Vitali Franco Fonte: Il Sole 24 Ore nr. 111 del 23/04/2005 pag. 23Recensione di Roberto Castegnaro
Utilizzo di riserve a copertura di perdite e vincolo patrimoniale per i costi dedotti extracontabilmente. Analisi delle quattro sezioni componeti il quadro EC ed ambito applicativo.
Fonte: Contabilità e Bilancio Guida alla nr. 11/2005 del 20/06/2005 pag. 27Recensione di Paolo Robinelli
Analisi dei vincoli e dei limiti posti alla determinazione degli ammortamenti fiscali.
Autore: Odorizzi Cristina Fonte: Contabilità e Bilancio Guida alla nr. 14-15/20 del 29/08/2005 pag. 25Recensione di Paolo Robinelli