E’ quella procedura contabile riferita ai beni strumentali, il costo degli stessi non viene interamente dedotto nell’esercizio di acquisto del bene, ma viene ripartito in base alla prevista durata del bene stesso.
Civilisticamente gli ammortamenti devono essere stanziati in modo sistematico in relazione alla residua possibilità di utilizzazione delle immobilizzazioni.
Le norme tributarie prevedono invece il calcolo delle quote d’ammortamento come da tabella ministeriale in particolare i coefficienti applicabili sono i seguenti:
La tabella contenuta nel decreto ministeriale è suddivisa in gruppi e specie di attività produttive all'interno delle quali vengono individuati specifici coefficienti di ammortamento per le diverse tipologie di beni impiegati.
Non si tratta di un'elencazione esaustiva perché è possibile che l'impresa utilizzi beni non espressamente previsti in tabella.
L'assenza di un bene in un determinato gruppo di imprese sta a significare che tale bene non è stato considerato strumento tipico di quel settore, in tal caso si deve far riferimento ai coefficienti previsti per beni simili appartenenti ad altre categorie di imprese (Ris. 22 marzo 1980 n. 74).
Breve escursus sulla posizione dell'AF. in tema di ammortamento dell'opera d'arte per concludere che secondo il fisco tali beni non sono ammortizzabili.
Autore: Piazza Marco Fonte: Il Sole 24 Ore nr. 71 del 13/03/2006Recensione di Roberto Castegnaro
Il principio contabile internazionale IAS 16 prevede che ogni parte di un cespite debba essere ammortizzata separatamente, salvo i raggruppamento delle parti con la stessa durata. ./.
Autore: Piazza Marco Fonte: Il Sole 24 Ore nr. 297 del 31/10/2005 pag. 29Recensione di Roberto Castegnaro
Analisi dei vincoli e dei limiti posti alla determinazione degli ammortamenti fiscali.
Autore: Odorizzi Cristina Fonte: Contabilità e Bilancio Guida alla nr. 14-15/20 del 29/08/2005 pag. 25Recensione di Paolo Robinelli
Utilizzo di riserve a copertura di perdite e vincolo patrimoniale per i costi dedotti extracontabilmente. Analisi delle quattro sezioni componeti il quadro EC ed ambito applicativo.
Fonte: Contabilità e Bilancio Guida alla nr. 11/2005 del 20/06/2005 pag. 27Recensione di Paolo Robinelli
Dal 2004 non esiste più l'importo minimo per l'ammortamento ridotto mentre le quote inferiori al 50% perse fino al 2003 non sono più recuperabili. L'eventuale plusvalenza è invece tutta tassata. ./.
Autore: Roscini Vitali Franco Fonte: Il Sole 24 Ore nr. 111 del 23/04/2005 pag. 23Recensione di Roberto Castegnaro
Il disinquinamento del bilancio, applicato agli esercizi pregressi. Esempio di compilazione del quadro EC con riferimento agli ammortamenti anticipati.
Autore: Roscini Vitali Franco Fonte: Il Sole 24 Ore nr. 72 del 14/03/2005 pag. 23Recensione di Roberto Castegnaro
La separazione fra fisco e bilancio, la compilazione del quadro EC e gli ammortamenti, le rettifiche e gli accantonamenti.
Autore: Ceppellini Primo Fonte: Il Sole 24 Ore nr. 67 del 09/03/2005 pag. 25Recensione di Roberto Castegnaro
Il bilancio 2004 dovrebbe fra l'altro essere disinquinato dagli ammortamenti applicati al 100% sui beni di valore inferiore a 516 euro. Una possibile via d'uscita dall'art. 2426 n. 12.
Autore: Oneto Carlo Fonte: Il Sole 24 Ore nr. 66 del 08/03/2005 pag. 27Recensione di Roberto Castegnaro
Normativa IVA e imposte dirette riferita ai telefonini, fra l'indeducibilità IVA contestata dalla UE e le agevolazioni riservate all'autotrasporto.
Fonte: Il Sole 24 Ore nr. 58 del 28/02/2005 pag. 25Recensione di Roberto Castegnaro
Disamina civilistica ed evidenziazione che il valore fiscalmente rilevante ai fini dell'ammortamento è quello iscritto in bilancio sulla base del corrispettivo pattuito.
Autore: Bellomo Francesca Fonte: Informatore Pirola nr. 7/2005 del 14/02/2005 pag. 88Recensione di Roberto Castegnaro