Fringe Benefit Welfare Aziendale

I fringe benefit (benefici aggiuntivi) sono compensi aggiuntivi della retribuzione che, in linea generale, concorrono alla formazione del reddito del lavoratore dipendente.

I fringe benefit sono quindi beni o servizi vale a dire compensi in natura forniti al dipendente in sostituzione del denaro.

Ai sensi dell'articolo 51, comma 1, del Tuir, costituiscono infatti reddito di lavoro dipendente "tutte le somme e i valori in genere, a qualunque titolo percepiti nel periodo d'imposta, anche sotto forma di erogazioni liberali, in relazione al rapporto di lavoro". Pertanto, sia gli emolumenti in denaro, sia i valori corrispondenti ai beni, ai servizi e alle opere percepiti dal dipendente in relazione al rapporto di lavoro costituiscono, in linea generale, redditi imponibili e concorrono alla determinazione del reddito di lavoro dipendente (c.d. principio di omni comprensività del reddito di lavoro dipendente).

Welfare Aziendale

L'articolo 51 citato individua, tuttavia, ai commi successivi, specifiche deroghe al principio della totale tassabilità del reddito di lavoro dipendente, elencandole componenti reddituali che non concorrono a formare la base imponibile o vi concorrono solo in parte.

In particolare, il comma 2 prevede che non concorrono a formare il reddito di lavoro dipendente, tra l'altro:

- "l'utilizzazione delle opere e dei servizi riconosciuti dal datore di lavoro volontariamente o in conformità a disposizioni di contratto o di accordo o di regolamento aziendale, offerti alla generalità dei dipendenti o a categorie di dipendenti e ai familiari indicati nell'articolo 12 per le finalità di cui al comma 1 dell'articolo 100" [articolo 51, comma 2, lettera f), del Tuir];

- "le somme, i servizi e le prestazioni erogati dal datore di lavoro alla generalità dei dipendenti o a categorie di dipendenti per la fruizione, da parte dei familiari indicati nell'articolo 12, dei servizi di educazione e istruzione anche in età prescolare, compresi i servizi integrativi e di mensa ad essi connessi, nonché per la frequenza di ludoteche e di centri estivi e invernali e per borse di studio a favore dei medesimi familiari" [articolo 51, comma 2, lettera f-bis), del Tuir].

Affinché le predette somme e valori risultino detassati è necessario, dunque, che l'offerta sia rivolta alla "generalità dei dipendenti" o a "categorie di dipendenti".

Visualizza pagina di approfondimento

85 recensioni.

IVA Nel welfare aziendale i voucher «monouso» anticipano l’Iva

Il CdM di ieri ha varato le nuove regole Iva che dal 1° gennaio 2019 interesseranno l’emissione e la circolazione del “buono-corrispettivo” (voucher) utilizzati soprattutto nel welfare aziendale

Autore: Vedi Articolo Fonte: Il Sole 24 Ore del 10/08/2018

Recensione di Roberto Castegnaro


Premi di risultato e welfare aziendale la circolare

Regime fiscale, dei premi di risultato e dei beni e servizi erogati in esenzione, totale o parziale, d'imposta.

Autore: Testo di Legge Circ. Risoluzione Fonte: Agenzia Entrate del 18/06/2018

Recensione di Roberto Castegnaro


Il fisco salva le azioni ai dipendenti

Dalla legge di bilancio c. 161 una nuova spinta all’assegnazione di azione ai dipendenti I titoli ricevuti come premio di risultato e rivenduti sono tassati al 26% solo sulla plusvalenza

Autore: Autori Vari Fonte: Il Sole 24 Ore del 07/01/2018

Recensione di Roberto Castegnaro


TARIFFE ACI COSTI CHILOMETRICI 2018

Contenuto esclusivo per utenti abbonati

Dal ciclomotore all’auto elettrica, le tabelle, elaborate dall’Aci, dei costi di esercizio per la determinazione dei fringe benefit e della deducibilità del rimborso

Autore: Testo di Legge Circ. Risoluzione Fonte: Agenzia Entrate del 03/01/2018

Recensione di Roberto Castegnaro


Bonus ai manager, fiscalità a due vie

Il Dl 50/2017 interviene sulla tassazione applicabile ad alcune forme di erogazione legate ai risultati

Autore: Vedi Articolo Fonte: Il Sole 24 Ore del 05/06/2017

Recensione di Roberto Castegnaro


COSTI CHILOMETRICI 2016

La tabella tariffe ACI costi chilometrici 2016 per determinare il reddito in natura derivante dall'utilizzo promiscuo dell'auto. GU Serie Generale n.291 del 15-12-2015 - Suppl. Ordinario n. 66)

Autore: Testo di Legge Circ. Risoluzione Fonte: Internet del 15/12/2015

Recensione di Roberto Castegnaro


COSTI CHILOMETRICI 2015

La tabella tariffe ACI costi chilometrici 2015 per determinare il reddito in natura derivante dall'utilizzo promiscuo dell'auto. GU. 294 del 19.12.2014.

Autore: Testo di Legge Circ. Risoluzione Fonte: Internet del 26/12/2014

Recensione di Roberto Castegnaro


COSTI CHILOMETRICI 2014

Pubblicata sulla GU.300 del 23.12.2013 SO 86 la tabella tariffe ACI costi chilometrici 2014 per determinare il reddito in natura derivante dall'utilizzo promiscuo dell'auto.

Autore: Gaiani Luca Fonte: Il Sole 24 Ore nr. 354 del 24/12/2013 pag. 29

Recensione di Roberto Castegnaro


Beni al socio amministratore

In attesa che l'Agenzia detti le regole per la comunicazione da presentare entro il 31 marzo 2013 (comunicazione che riguarderà, 2011 e 2012) è bene concentarsi su aspetti sostanziali.

Autore: Gaiani Luca Fonte: Il Sole 24 Ore nr. 356 del 27/12/2012 pag. 19

Recensione di Roberto Castegnaro


TARIFFE ACI PER CALCOLO BENEFIT AUTO 2013

Pubblicate sullla GU. Suppl. Ord. 211 del 21.12.12 le tariffe per l'utilizzo dell'auto.

Autore: Gaiani Luca Fonte: Il Sole 24 Ore nr. 353 del 22/12/2012 pag. 29

Recensione di Roberto Castegnaro