Previsto al comma 1, lettera ), dell'art. 35 del d.lgs. n. 241 del 1997, attesterebbe la regolare tenuta della contabilità da parte del contribuente e la corrispondenza ad essa dei dati esposti nella dichiarazione dei redditi (art. 2, comma 2, del d.m. 31 maggio
1999, n. 164;
La certificazione tributaria - visto pesante - (art. 4 del decreto ministeriale n. 164/1999) implica l’effettuazione dei controlli indicati annualmente con decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze, di cui all'art. 36, comma 2, del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241.
Nell’operare tali controlli il professionista dovrà tener conto, di norma, anche dei "principi di revisione fiscale elaborati dai consigli nazionali dei dottori commercialisti, dei ragionieri dei consulenti del lavoro", intesi come procedure necessarie ai fini della certificazione tributaria.
La "certificazione tributaria" può essere eseguita esclusivamente dai revisori contabili iscritti nell’albo dei dottori commercialisti ed esperti contabili o nell’albo dei consulenti del lavoro che abbiano esercitato la professione per almeno cinque anni. ( Decreto 29 dicembre 1999 )
Modalità, condizioni, effetti della certificazione tributaria per il 2003.
Autore: Non Definito . Fonte: Ratio nr. 7 del 16/06/2004 pag. 9Recensione di Roberto Castegnaro
Con comunicato stampa del 28.10.2003 non è più prevista la comunicazione del professionista contenente l'elenco dei contribuenti per i quali è stata rilasciata la certificazione tributaria.
Autore: Mezzetti Carlo Fonte: Il Sole 24 Ore nr. 297 del 30/10/2003 pag. 26Recensione di Roberto Castegnaro
Decreto del ministero delle finanze del 6.6.2003 sulle attività di controllo per il rilascio della certificazione tributaria.
Autore: Testo di Legge Circ. Risoluzione Fonte: Guida Normativa nr. 117 del 03/07/2003 pag. 2Recensione di Roberto Castegnaro