Risparmio Gestito

Regime di tassazione in materia di capital gain, in base al quale il gestore del patrimonio (ad esempio, banche, Sim, fiduciarie, agenti di cambio eccetera) calcola e paga le imposte applicabili al "maturato", e quindi non effettivamente realizzato, nel periodo d'imposta.

Disciplinato dall’art. 7 del D.Lgs. 461/97, il regime del “risparmio gestito” è caratterizzato da:

• l’esclusione del risultato di gestione dall’assoggettamento delle imposte sui redditi;
• la tassazione, sulla base del principio della maturazione, dei redditi di capitale e dei redditi diversi di natura finanziaria imputati al patrimonio gestito;
• la non applicabilità alle plusvalenze che devono concorrere alla formazione del reddito complessivo del contribuente, vale a dire quelle derivanti dalla cessione di partecipazioni “qualificate” o di partecipazioni “non qualificate” in società non quotate Black list;
• l’esclusione dal risultato di gestione degli altri redditi che vanno a formare il reddito complessivo del contribuente, dei redditi esenti e di quelli soggetti a ritenuta d’imposta o ad imposta sostitutiva;
• la determinazione algebrica del risultato netto assoggettabile all’imposta sostitutiva, con compensazione tra componenti positivi (redditi di capitale, plusvalenze e altri redditi diversi) e negativi (minusvalenze e spese);
• il riporto a nuovo dei risultati negativi di gestione;
• l’esclusione dal monitoraggio fiscale.