Il decreto collegato alla legge di bilancio 2019 prevede la possibilità di presentare una dichiarazione integrativa speciale, ammissibile fino al terzo di quanto dichiarato con l’ulteriore limite quantitativo di 100mila euro, a cui applicare un’imposta sostitutiva al 20%.
Con la dichiarazione integrativa speciale, fino al 31 maggio 2019 è possibile correggere errori od omissioni e integrare le dichiarazioni fiscali presentate entro il 31 ottobre 2017 ai fini delle imposte sui redditi (e relative addizionali), delle imposte sostitutive, delle ritenute e dei contributi previdenziali, dell’Irap e dell’Iva.
Più precisamente, l’integrazione è ammessa per uno o più periodi d’imposta per i quali, al 24 ottobre 2018 (data di entrata in vigore del Dl 119/2018), non erano scaduti i termini per l’accertamento.
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Autore: Autori Vari Fonte: Il Sole 24 Ore del 25/10/2018 pag. 21Recensione di Roberto Castegnaro
Possibile la correzione degli errori fino al 31 maggio 2019 per uno o più periodi d’imposta per i quali, al 24 ottobre 2018, non erano scaduti i termini per l’accertamento
Autore: Vedi Articolo Fonte: Agenzia Entrate del 08/11/2018Recensione di Roberto Castegnaro
sanatoria degli omessi versamenti solo per chi ha dichiarato
Autore: Non definito Fonte: Il Sole 24 Ore del 16/11/2018Recensione di Roberto Castegnaro