L’attività fiduciaria è regolata dalla legge 23.11.1939, n. 1966 dal R.D. 22.04.1940, n. 531 e dal D.M. 16 gennaio 1995. A queste norme che regolano il settore, deve oggi aggiungersi il D.Lgs. 17.01.2003 n. 6 sulla riforma del diritto societario che disciplinando diversamente parte dei beni che formano l’oggetto del contratto influisce necessariamente sul contratto stesso.
Una società per svolgere la propria attività (fiduciaria e di revisione) necessita di apposita autorizzazione emanata con decreto ministeriale del Ministero dello Sviluppo Economico e con il parere favorevole del Ministero della Giustizia, verificati i requisiti richiesti dal DM 16.1.1995.
L'attività è sottoposta alla autorità di vigilanza del Ministero per lo Sviluppo Economico.
L'intestazione fiduciaria di beni immobili e la reintestazione in capo al fiduciante, sconta l'imposta proporzionale di registro del 3%. ./.
Autore: Vedi Annotazioni Fonte: Italia Oggi nr. 181 del 30/07/2004 pag. 28Recensione di Roberto Castegnaro
Il regime della Trasparenza richiede che tutti i soci siano società di capitali (art. 115) o persone fisiche (art. 116). Quale regime applicare nel caso di intestazione fiduciaria della quota? ./.
Autore: Miele Luca Fonte: Il Sole 24 Ore nr. 257 del 17/09/2004 pag. 21Recensione di Roberto Castegnaro
Il reddito di una partecipazione in una sas detenuta da persona fisica tramite società fiduciaria deve essere dichiarato dal fiduciante (il socio effettivo).
Autore: De Stefani Luca Fonte: Il Sole 24 Ore nr. 331 del 08/12/2006 pag. 23Recensione di Roberto Castegnaro
Fiduciarie e trust escono con le ossa rotte dalla circolare n. 3/E del 22 gennaio 2008, il primo documento dell’agenzia delle Entrate sul ritorno dell’imposta di successione e donazione.
Autore: Busani Angelo Fonte: Il Sole 24 Ore nr. 22 del 23/01/2008 pag. 34Recensione di Roberto Castegnaro