Assegnazione beni ai soci al nodo regimi transitori
Recensione di Roberto Castegnaro Pubblicata il 24/03/2023
Autori: Piazza Marco, Gavelli Giorgio Fonte: Agenzia Entrate del 24/03/2023
Assegnazione agevolata dei beni ai soci e tassazione, in capo ai soci assegnatari, dell’eventuale imponibile emergente da tale operazione.
L’effetto cambia a seconda che vengano attribuite riserve di utili o di capitale. L’impresa individuale deve fare attenzione al dividendo, imponibile in più misure.
L’imposta sostitutiva dell’8% (o 10,5%) pagata dalla società “esaurisce (fino a concorrenza dell’ammontare tassato) il debito tributario sia in capo alla società, sia in capo al socio” (circolare 26/E/2016).
Lo stesso succede con il pagamento dell'imposta sostitutiva del 13% sulle riserve in sospensione d’imposta distribuite (cir. 37/2016).
Per le riserve in sospensione l’importo imponibile per la società è quello eliminato contabilmente, per le altre riserve l’imposta sostitutiva si paga sulla eventuale differenza tra valore normale/catastale e costo fiscalmente riconosciuto del bene assegnato.
La tassazione sul socio cambia a seconda che vengano attribuite riserve di utili o di capitale:
- nel primo caso si deve tassare un dividendo;
- nel secondo caso c'è tassazione solo se l’importo eccede il costo fiscalmente riconosciuto della partecipazione, configurando il cosiddetto “sottozero”.
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