Beni d’impresa, la rivalutazione «aggiorna» il costo storico
Recensione di Roberto Castegnaro Pubblicata il 14/03/2019
Autore: Tosoni Gian Paolo Fonte: Il Sole 24 Ore del 14/03/2019
Appuntamento con la rivalutazione dei beni dell’impresa nei bilanci del 2018
La legge di Bilancio 2019, con i commi 940-950, ha riaperto i termini per procedere alla rivalutazione.
L’aggiornamento dei valori è una opportunità da valutare, nel caso di beni riscattati dal leasing oppure per gli assets che nei prossimi anni saranno ceduti nonché per il riallineamento dei disavanzi di fusione imputati sul valore dei beni immobili.
Possono aderire tutti i soggetti con reddito di impresa, compresi isoggetti in contabilità semplificata.
Sono rivalutabili i beni materiali e immateriali iscritti in bilancio alla data del 31 dicembre 2017, comprese le partecipazioni e con esclusione degli immobili alla cui produzione e/o scambio è diretta l’attività di impresa.
Il costo della rivalutazione si calcola sul rivalutato ed è pari al 16% per i beni ammortizzabili e al 12% per quelli non ammortizzabili. Affrancare la riserva di rivalutazione costa un ulteriore 10%.
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