Bilanci 2019 neutri sulle perdite di valore da virus

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  Recensione di Roberto Castegnaro     Pubblicata il 02/05/2020

Autore: Roscini Vitali Franco Fonte: Il Sole 24 Ore del 29/04/2020


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Dall'OIC in consultazione due documenti sui riflessi contabili causati dall’emergenza Covid-19.


L’Organismo Italiano di contabilità messo in consultazione fino al 3 maggio due documenti sui riflessi contabili causati dall’emergenza Covid-19.

  • Il primo, riguarda la redazione del test di impairment, per il bilancio al 31 dicembre 2019, secondo le previsioni dell’OIC 9 “Svalutazioni per perdite durevoli di valore delle immobilizzazioni materiali e immateriali”.
  • il secondo, documento interpretativo 6 relativo all'art. 7 del decreto n. 23 dell’8 aprile sulle disposizioni temporanee dei principi di redazione del bilancio

Impairment test

Il Covid-19 è un evento successivo che, nel rispetto del postulato della competenza, non deve essere recepito nei valori del bilancio al 31 dicembre 2019, ma è illustrato nella nota integrativa.

Costituendo un fatto successivo da non recepire nei valori di bilancio, non può comportare l’obbligo di predisposizione il test d’impairment, anche perché il paragrafo 25 dell’Oic 9, principio relativo alle perdite durevoli di valore delle immobilizzazioni, prevede che i flussi finanziari futuri non includono gli effetti derivanti da future ristrutturazioni o miglioramenti delle immobilizzazioni.

Continuità aziendale

Il documento interpretativo 6 conferma che l’art. 7 del DL. 23/2020 introduce una facoltà di deroga all’articolo 2423-bis n. 1 del Codice civile, che consente di derogare alle disposizioni relative alla prospettiva della continuità aziendale.

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