Come presentare il modello AA5/6 le novità per enti e associazioni
Recensione di Roberto Castegnaro Pubblicata il 18/11/2025
Autore: Testo di Legge Circ. Risoluzione Fonte: Agenzia Entrate del 18/11/2025
Il modello AA5/6 va compilato dagli enti, associazioni e società non obbligate alla dichiarazione di inizio attività Iva per richiedere il codice fiscale o comunicare variazioni e operazioni straordinarie.
L’Agenzia rafforza il controllo e la trasparenza nel processo di attribuzione del codice fiscale e nella gestione delle variazioni anagrafiche dei soggetti diversi dalle persone fisiche.
Il provvedimento del 17 novembre 2025 aggiorna le istruzioni del modello AA5/6 per garantire maggiore presidio, sulle comunicazioni relative a fusioni, trasformazioni, estinzioni e soprattutto sui cambi di rappresentante legale. La finalità è duplice: da un lato assicurare che i dati trasmessi siano sempre corretti e verificabili, dall’altro rendere più chiari e accessibili ai contribuenti gli strumenti normativi e amministrativi, in attuazione dello Statuto dei diritti del contribuente.
Il modello AA5/6, introdotto nel 2009, è lo strumento con cui enti, associazioni e società non obbligate alla dichiarazione di inizio attività Iva richiedono il codice fiscale o comunicano variazioni e operazioni straordinarie.
Con il provvedimento in argomento, in vigore il 18 novembre 2025, vengono approvate nuove istruzioni che sostituiscono quelle precedenti e disciplinano in modo più puntuale le modalità di presentazione. In particolare, quando cambia il rappresentante legale, il modello dovrà essere presentato presso l’ufficio dell’Agenzia competente in base al domicilio fiscale, oppure inviato tramite raccomandata, Pec o attraverso il servizio web “Consegna documenti e istanze” disponibile nell’area riservata del sito dell’Agenzia.
A corredo della domanda dovranno essere allegati i documenti che attestano le informazioni anagrafiche dell’ente e del nuovo rappresentante, insieme a una dichiarazione sostitutiva (articoli 46 e 47 del Dpr n. 445/2000), con cui il sottoscrittore conferma la propria qualifica.
Con il documento normativo di oggi, inoltre, per facilitare la conoscenza delle norme da parte dei contribuenti, è stato predisposto un testo coordinato del provvedimento originario del 2009. In questo modo l’Agenzia delle entrate risponde al principio sancito dallo Statuto del contribuente, che impone di rendere agevole e completa la consultazione delle disposizioni tributarie.
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