Dai codici la bussola per lo spesometro - i depositi IVA
Recensione di Roberto Castegnaro Pubblicata il 18/09/2017
Autore: Autori Vari Fonte: Il Sole 24 Ore del 18/09/2017
Per le operazioni «senza imposta» le codifiche guidano la compilazione della comunicazione
Vendita di beni esistenti all’estero. Se il bene è in un Paese Ue e il cessionario è debitore dell’imposta in altro Stato membro, il fornitore nazionale emette fattura indicando «inversione contabile» (ex articolo 21, comma 6-bis, lettera a) e il codice è N6. Se la cessione avviene mentre il bene è in uno Stato extraUe, il codice è N2, trattandosi di «operazione non soggetta» (articolo 21, comma 6-bis, lettera b).
Per le cessioni all’esportazione in regime del margine (beni usati) si utilizza il codice N3, mentre per le analoghe operazione interne, in linea con le rispettive diciture in fattura, si utilizza la codifica N5.
La stessa codifica N3 dovrebbe valere per le operazioni senza pagamento dell’imposta in base all’articolo 50-bis, Dl 331/1993 (depositi Iva), anche se non si tratta di operazioni non imponibili in senso stretto. Le estrazioni da deposito Iva in esecuzione di cessioni intracomunitarie o all’esportazione, invece, sono operazioni non imponibili a ogni effetto.
Indietro