Dichiarazione precompilata 2021 restyling per le specifiche tecniche
Recensione di Roberto Castegnaro Pubblicata il 23/02/2021
Autore: Testo di Legge Circ. Risoluzione Fonte: Agenzia Entrate del 23/02/2021
Ritoccati i tracciati di ristrutturazioni edilizie e premi assicurativi, approvati con precedenti provvedimenti, per allineare la comunicazione alle novità in tema di Superbonus e di Sismabonus
Con tre distinti provvedimenti del 19 febbraio 2021, aggiornate le specifiche tecniche riguardanti la comunicazione dei dati sulle spese per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio e di riqualificazione energetica effettuati su parti comuni di edifici residenziali da parte degli amministratori di condominio e il tracciato telematico sulla comunicazione dei dati relativi ai contratti e premi assicurativi.
Disciplinate inoltre, le modalità tecniche per la trasmissione dei dati riguardanti le erogazioni liberali effettuate in favore degli enti del Terzo Settore
Il provvedimento sui lavori edilizi adegua il flusso dei dati alle novità normative in materia di interventi agevolati sugli immobili, come il Superbonus (articoli 119 e 121 del Dl n. 34/2020).
Rimossa, fra l’altro, la sezione per l’opzione per la cessione del credito e per lo sconto in fattura, dal momento che la scelta viene comunicata all’Agenzia con un apposito modello. Aggiunti, inoltre, appositi campi per distinguere le diverse tipologie di interventi agevolati.
Anche il secondo provvedimento, sulla comunicazione di contratti e premi assicurativi, ha ritoccato le specifiche tecniche allineandosi a quanto previsto in tema di Sismabonus dallo stesso decreto “Rilancio”. Inseriti, quindi, il campo “Polizza assicurativa rischio eventi calamitosi con cessione credito” per acquisire l’informazione relativa alla detrazione fiscale da applicare per le polizze sulle calamità, poiché per gli interventi rientranti nel Sismabonus, in caso di cessione del corrispondente credito ad un’impresa di assicurazione e di contestuale stipula di una polizza che copre il rischio di eventi calamitosi, la detrazione del relativo premio spetta nella misura del 90%, e il campo “Polizza assicurativa con contratto modulare”, per individuare e gestire i nuovi contratti di assicurazione a “moduli”, che consentono al contraente di attivare o di disattivare specifiche garanzie danni e vita in maniera flessibile anche successivamente alla stipula del contratto.
Con un terzo provvedimento sono state fissate le regole per la trasmissione telematica alle Entrate dei dati relativi alle erogazioni liberali effettuate in favore degli enti del terzo settore, fissate in via sperimentale e facoltativa, per gli anni d’imposta 2017, 2018 e 2019 dal decreto Mef del 30 gennaio 2018, il quale ha rimandato a un successivo decreto i termini e le modalità di invio a regime. Infatti, con il decreto Mef del 3 febbraio 2021 è stata disciplinata la trasmissione dei dati relativi alle erogazioni liberali agli enti del Terzo Settore a partire dall’anno d’imposta 2020.
Il decreto, ricordiamo, ha previsto che l’invio dei dati è facoltativo per la generalità dei beneficiari delle erogazioni, per divenire poi obbligatorio, dall’anno d’imposta 2021, per i soggetti di più rilevanti dimensioni, per i quali dal bilancio di esercizio risultano ricavi o altre entrate superiori a un milione di euro, e poi ancora dal 2022 per i soggetti di medie dimensioni, per i quali dal bilancio di esercizio risultano ricavi o altre entrate superiori a 220mila euro. Il decreto, inoltre, stabilisce che l’obbligo di comunicazione riguarda solo i dati delle erogazioni liberali effettuate da donatori continuativi che hanno fornito all’ente i propri dati anagrafici e dagli altri donatori qualora dal pagamento risulti il codice fiscale del soggetto erogante.
Il provvedimento odierno disciplina le modalità tecniche per la trasmissione dei dati confermando le modalità di trasmissione dei dati già previste dal provvedimento del 9 febbraio 2018, e quindi conferma anche le misure per la tutela dei diritti dei contribuenti che non intendono far conoscere al soggetto dichiarante le proprie spese, ossia l’esercizio dell’opposizione all’inserimento nella dichiarazione precompilata dei dati relativi alle erogazioni liberali.
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