Fatturazione dei beni estratti dal deposito IVA

[Riepilogo generale]

  Recensione di Paolo Robinelli     Pubblicata il 13/01/2004

Autore: Rizzardi Raffaele Fonte: Contabilità Finanza e Controllo nr. 08-09/20 del 28/08/2003 pag. 819


Classificazione:

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Mancanza di istruzioni sistematiche. Black box. Introduzione o acquisto in deposito e successiva estrazione.


Mancanza di istruzioni sistematiche
I "depositi IVA" o "depositi fiscali" nascono con le norme sugli scambi comunitari del periodo transitorio, di cui peraltro non si vede al momento il termine. Iniziati come "depositi non doganali" comma 8 dell'art. 50 del D.L. 331 del 30 agosto 1993) la legge 28 del 18 febbraio 1997 abrogò il comma 8 dell'art. 50 e collocò la disciplina dei depositi IVA nel nuovo art. 50-bis. Questa disposizione ha un regolamento di attuazione -D.M. 419 del 20 ottobre 1997- che peraltro si occupa solo di alcuni aspetti operativi: la domanda per l'istituzione del deposito e le regole per il rilascio dell'autorizzazione; la tenuta del registro di carico e scarico del deposito; la documentazione di introduzione e di estrazione, anche qui solo per alcuni casi, in particola

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