GUIDA ALLA TESSERA SANITARIA AGGIORNATA 2/2022

[Interessante]

  Recensione di Roberto Castegnaro     Pubblicata il 13/02/2022

Autore: Testo di Legge Circ. Risoluzione Fonte: Agenzia Entrate del 13/02/2022


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Aggiornata a febbraio 2022 la guida vademecum sulla tessera sanitaria (non invio dati TS)


Tutte le informazioni sulla Tessera sanitaria suddivise per aree tematiche, raccolte e ordinate in maniera più fruibile, con un linguaggio chiaro, semplice e accessibile a tutti.

Questa la cifra caratteristica della guida “Tessera sanitaria”, aggiornata anche nelle risposte alle domande frequenti dei cittadini.

Dopo il codice fiscale, la prima tessera sanitaria

Quando nasce un bambino, un genitore (o tutore) deve richiedere al Comune di residenza il codice fiscale per poter così ricevere il codice fiscale a casa. Per questo occorre presentare la dichiarazione di nascita. Con l’attribuzione del codice fiscale viene emessa la prima tessera sanitaria del neonato, che ha validità di un anno ed è spedita al suo indirizzo di residenza, che coincide con quello della madre. Dopo che il genitore (o tutore) registra il bambino all’ASL di competenza e sceglie il pediatra, viene spedita sempre presso la residenza una nuova tessera sanitaria, con validità di sei anni.

La guida precisa che, in caso di urgenza o se non ancora attribuito dal Comune, è possibile richiedere il codice fiscale a un qualsiasi ufficio dell’Agenzia delle entrate, presentando il modello AA4/8. Al modello vanno allegati un documento d’identità del genitore che lo sottoscrive e l’attestato di nascita del neonato rilasciato dall’ospedale o il certificato rilasciato dal Comune.

Più chances per un duplicato

Chi è regolarmente iscritto al Servizio sanitario nazionale e ha una tessera sanitaria senza microchip può richiedere il duplicato online sul sito dell’Agenzia delle entrate: non serve alcuna registrazione, basta indicare il proprio codice fiscale o i dati anagrafici e la motivazione della richiesta.

Chi, invece, ha una tessera sanitaria con microchip (TS-CNS), deve accedere all’area riservata dei servizi telematici dell’Agenzia delle entrate, tramite SPID (il Sistema Pubblico d’Identità Digitale), CIE (Carta d’Identità Elettronica) o CNS (Carta Nazionale dei Servizi), indicando solo il motivo.

La richiesta di duplicato può avvenire anche via mail o Pec (Posta elettronica certificata), inviando a un ufficio dell’Agenzia delle entrate il modello AA4/8, compilato e sottoscritto e allegando una copia del documento di identità. Infine, è possibile chiedere il duplicato con il servizio web sul portale “Sistema tessera sanitaria” utilizzando le credenziali SPID o TS-CNS attivata.

 

Rettifica dati con un click
Novità importante, riportata nella guida, è la possibilità di richiedere online la correzione di dati anagrafici sbagliati sulla tessera sanitaria. Basta essere in possesso delle credenziali SPID, CIE o CNS e andare sul sito dell'Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente del Ministero dell’Interno (ANPR). Il servizio “Rettifica dati” consente, infatti, di prendere visione della propria scheda anagrafica (nome, cognome, luogo e data di nascita, sesso, codice fiscale) e chiedere la correzione di errori o l’integrazione di dati che risultano incompleti. In alternativa, precisa la pubblicazione, i cittadini residenti possono rivolgersi al Comune di residenza per chiedere di rettificare i dati anagrafici sbagliati. I cittadini non residenti, invece, possono richiedere l’aggiornamento a un qualsiasi ufficio dell’Agenzia delle entrate, presentando un documento d’identità valido.

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