La rilevanza giuridica delle unioni paraconiugali nella partecipazione all'impresa familiare

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  Recensione di Roberto Castegnaro     Pubblicata il 05/06/2019

Autore: Autori Vari Fonte: Internet del 05/06/2019


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FNC rapporti di convievenza e impresa familiare


La regolamentazione delle collaborazioni familiari introdotta dalla legge Cirinnà, soffermandosi in particolare sulla disciplina dettata dall'art. 230-ter c.c. per le prestazioni di lavoro rese dai conviventi more uxorio.

Si evidenziano i presupposti applicativi della nuova fattispecie e le incertezze interpretative relative alla corretta qualificazione del rapporto di collaborazione, proponendo una soluzione esegetica per l'inquadramento previdenziale e fiscale dell'attività di lavoro del convivente nell'impresa familiare.

A tale proposito, il contributo stigmatizza il "cortocircuito" della prassi amministrativa dell'INPS e dell'Agenzia delle entrate, formatasi su una disciplina legale già di per sé lacunosa.

Nella legge Cirinnà, infatti, non si rinviene alcuna previsione circa la disciplina delle assicurazioni sociali dei conviventi more uxorio, differentemente dalla fattispecie delle unioni civili per le quali il problema è risolto alla radice attraverso la disposizione di cui all'art. 1, co. 20, l. n. 76/2016, che equipara l'unito civilmente al coniuge con l'immediata estensione al primo delle tutele sociali del secondo.

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