LAVORI ALL'ESTERO E FISCO
Recensione di Roberto Castegnaro Pubblicata il 20/06/2018
Autore: Vedi Articolo Fonte: Agenzia Entrate del 20/06/2018
Esperienze lavorative all’estero e obblighi fiscali
La situazione cambia a seconda che le persone siano ancora fiscalmente residenti in Italia oppure ALL'ESTERO quindi iscritti all’Aire - Anagrafe degli italiani residenti all’estero; in quest’ultimo caso, devono fare i conti con il fisco del paese estero.
Lavoratori dipendenti fiscalmente italiani
Chi è fiscalmente residente in Italia (non iscritto all'AIRE) deve presentare la dichiarazione dei redditi nel nostro Paese.
Quindi, chi, per il 2017, è stato iscritto nelle Anagrafi comunali della popolazione residente per la maggior parte dell’anno (cioè, almeno 183 giorni) oppure ha nel territorio italiano il domicilio o la residenza ovvero si è trasferito in un Paese a fiscalità privilegiata, ai fini delle imposte sui redditi si considera residente in Italia, anche se attualmente lavora all'estero.
Gli interessati devono raccogliere tutte le Certificazioni uniche/buste paga, italiane ed estere, e ragionare secondo le regole di casa nostra, vale a dire verificare, innanzitutto, di aver superato la soglia minima di reddito imponibile, sommando i redditi italiani con quelli stranieri e calcolando, per questi ultimi, il cambio medio mensile in euro, al netto dei contributi previdenziali.
Nel modello dichiarativo possono essere inserite anche tutte le voci che, secondo le norme nazionali, rappresentano oneri deducibili o detraibili (spese sanitarie, di istruzione, eccetera).
Chi ha superato la soglia di esenzione per la normativa estera, si troverà ad aver pagato già le tasse nel paese estero. Che succede in questi casi? Le imposte sono dovute anche in Italia, utilizzando il modello Redditi Pf, attraverso il quale, però, è possibile, contestualmente, recuperare le imposte estere sotto forma di credito d’imposta (articolo 165, Tuir), evitando così la doppia imposizione sullo stesso reddito.
Lavoratori dipendenti fiscalmente residenti all'estero
Il criterio cambia per chi è fiscalmente residente all'estero, in quanto tenuto a seguire le regole del paese straniero, senza dover fare i conti con il sistema italiano.
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