Sostegni Covid e Fisco: caccia al posto giusto in dichiarazione

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  Recensione di Roberto Castegnaro     Pubblicata il 14/06/2021

Autore: Gavelli Giorgio Fonte: Il Sole 24 Ore del 14/06/2021 pag. 11


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Aiuti ai professionisti. Non rientrano nel reddito imponibile ma restano da chiarire alcuni aspetti sulla loro indicazione nei modelli Irpef e Irap


I professionisti che nel 2020 hanno ricevuto aiuti dallo Stato, dalle Casse previdenziali, dall’Inps o da Comuni, Camere di commercio, ecc. devono porsi il problema se e come vadano indicati nella dichiarazione dei redditi e Irap.

l’articolo 10-bis del Dl 137/2020 ha previsto che i contributi e le indennità «di qualsiasi natura» erogati in seguito al Covid e diversi da quelli preesistenti, «da chiunque erogati e indipendentemente dalle modalità di fruizione e contabilizzazione», spettanti ai soggetti esercenti impresa, arte o professione, nonché ai lavoratori autonomi, non sono tassati asi fini IRPEF, Ires e IRAP.

Le istruzioni prevedono che nel rigo RE3 col. 1 tra gli “altri proventi lordi”, si indichi l’ammontare dei contributi a fondo perduto che non concorrono alla formazione del reddito (non si riportano nella colonna 2), previsti dall’articolo 25 del Dl 34 e dai vari decreti Sostegni del 2020. Rigo LM2 colonna 2 per i minimi e il rigo LM33 colonna 2 per i forfettari.

Il credito d’imposta per i canoni di locazione degli immobili non abitativi non va indicato nel quadro RE, ma in RU (codice H8).

 

 

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