Stp o studi associati variabile fiscale nelle operazioni tra professionisti

I professionisti determinano il reddito col criterio di cassa, (salvo specifiche deroghe) quindi il reddito è dato dalla differenza fra quanto incassato e quanto pagato. Gli articoli di riferimento sono il n. 53 Redditi di lavoro autonomo e il n. 54 Determinazione del reddito di lavoro autonomo del TUIR.

Il compenso si considererà incassato nel periodo di imposta in cui la somma è incassata o materialmente disponibile sul conto corrente bancario.

Per quanto riguarda i pagamenti tramite banca il momento dell’incasso deve essere individuato con riferimento alla data dell’operazione e non a quella di valuta rilevante solo per il computo degli interessi bancari.

Anche con l’abrogazione della legge 1815/1939 avvenuta a norma dell’articolo 10 della legge 183/2011, lo svolgimento dell’attività professionale tramite lo studio associato è ancora possibile.

Lo Studio del notariato n. 41 del 31 maggio 2012, individua nello studio associato un ente associativo costituibile anche oggi in quanto un minus rispetto alla forma della società tra professionisti introdotta dalla legge 183/2011.

Lo Studio associato è assimilabile alla società semplice, in ogni caso è qualificabile come centro autonomo di interessi (documento del settembre 2020 del Cndcec, paragrafo 36).

I professionisti determinano il reddito col criterio di cassa, (salvo specifiche deroghe) quindi il reddito è dato dalla differenza fra quanto incassato e quanto pagato. Gli articoli di riferimento sono il n. 53 Redditi di lavoro autonomo e il n. 54 Determinazione del reddito di lavoro autonomo del TUIR.

Il compenso si considererà incassato nel periodo di imposta in cui la somma è incassata o materialmente disponibile sul conto corrente bancario.

Per quanto riguarda i pagamenti tramite banca il momento dell’incasso deve essere individuato con riferimento alla data dell’operazione e non a quella di valuta rilevante solo per il computo degli interessi bancari.

Un regime di tassazione specifico per la cessione della clientela da parte del professionista, è stato introdotto dal DL. 223/2006 che, introducendo il comma 1-quater nell’articolo 54 del Tuir, ha espressamente previsto che

“concorrono a formare il reddito (di lavoro autonomo) i corrispettivi percepiti a seguito di cessione della clientela o di elementi immateriali comunque riferibili all’attività artistica o professionale”.

Altri riferimenti normativi

Codice civile art. 2238 con richiamo all'art. 2112 circa i diritti dei lavoratori e art. 1322 relativo ai contratti atipici.

Cassazione Sentenza n. 2860 del 9.2.2010.

I professionisti determinano il reddito col criterio di cassa, (salvo specifiche deroghe) quindi il reddito è dato dalla differenza fra quanto incassato e quanto pagato. Gli articoli di riferimento sono il n. 53 Redditi di lavoro autonomo e il n. 54 Determinazione del reddito di lavoro autonomo del TUIR.

Il compenso si considererà incassato nel periodo di imposta in cui la somma è incassata o materialmente disponibile sul conto corrente bancario.

Per quanto riguarda i pagamenti tramite banca il momento dell’incasso deve essere individuato con riferimento alla data dell’operazione e non a quella di valuta rilevante solo per il computo degli interessi bancari.

Con la circolare n. 11/ 2007 l'Agenzia ha chiarito che “l’attività del professionista non si può considerare cessata fino all'esaurimento di tutte le operazioni, ulteriori rispetto all'interruzione delle prestazioni professionali, dirette alla definizione dei rapporti giuridici pendenti,ed, in particolare, di quelli aventi ad oggetto crediti strettamente connessi alla fase di svolgimento dell'attività professionale”.