Tasi «impossibile» per gli inquilini

[Interessante]

  Recensione di Roberto Castegnaro     Pubblicata il 21/09/2014

Autore: Mirto Pasquale Fonte: Il Sole 24 Ore del 21/09/2014 pag. 9


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Regole complesse e importi (talvolta) bassi: rischio di mancati pagamenti per la quota sugli affitti In alcuni casi le somme che sono dovute si rivelano al di sotto della soglia che obbliga

La normativa prevede che il Comune possa porre a carico del detentore una quota compresa tra il 10-30 per cento dell'ammontare "complessivo" della Tasi dovuta per l'immobile; la restante parte rimane a carico del proprietario. Non è quindi possibile per il Comune azzerare la quota a carico dell'inquilino, mantenendo l'obbligo di versamento solo a carico del proprietario. Una tale previsione, incidendo su uno dei soggetti passivi, violerebbe l'articolo 52 del decreto legislativo 446/1997.
Nel caso in cui l'inquilino utilizzi il fabbricato come propria abitazione principale non è possibile utilizzare l'aliquota Tasi prevista per le abitazioni principali in proprietà, perché il tributo sull'immobile è unico e unica deve essere l'aliquota utilizzata: che debba essere quella del proprietario..
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