Cedolare Secca
La “cedolare secca” è un regime di tassazione facoltativo, con tassazione separata ad aliquota ridotta,applicabile all'affitto degli immobili, che si sostanzia nel pagamento di un’imposta sostitutiva dell’Irpef e delle addizionali.
Per i contratti di affitto con cedolare secca vanno pagate l’imposta di registro e l’imposta di bollo, ordinariamente dovute per registrazioni, risoluzioni e proroghe dei contratti di locazione.
La cedolare secca non sostituisce l’imposta di registro per la cessione del contratto di locazione.
La scelta per la cedolare secca implica la rinuncia alla facoltà di chiedere, per tutta la durata dell’opzione, l’aggiornamento del canone di locazione, anche se è previsto nel contratto, inclusa la variazione accertata dall’Istat dell’indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati dell’anno precedente.
E' possibile optare per la cedolare secca sia alla registrazione del contratto sia negli anni successivi, in caso di affitti pluriennali. Quando l’opzione non viene esercitata all’inizio, la registrazione segue le regole ordinarie; in questo caso, le imposte di registro e di bollo sono dovute e non sono più rimborsabili.
In caso di proroga del contratto, è necessario confermare l’opzione della cedolare secca contestualmente alla comunicazione di proroga. La conferma dell’opzione deve essere effettuata entro 30 giorni dalla scadenza del contratto o di una precedente proroga.
Norma di riferimento l'art. 3 del Decreto legislativo del 14/03/2011 n. 23.
La risoluzione del contatto con cedolare non sconta l’imposta di registro ma ...
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Nelle Faq del ministero del Turismo arriva un’interpretazione estensiva della legge
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La fase sperimentale in via di completamento, poi sarà attivo il Codice identificativo nazionale (Cin)
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Dal 1° gennaio 2024 l’aliquota ridotta al 21% sui redditi derivanti da una delle unità immobiliari locate a scelta del contribuente
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