Interessi Passivi e reddito d'impresa

L’art. 96 relativo agli interessi passivi prevede che gli interessi passivi e gli oneri assimilati, diversi da quelli compresi nel costo dei beni (c. 1, lettera b), dell'articolo 110), sono deducibili in ciascun periodo d'imposta fino a concorrenza degli interessi attivi e proventi assimilati.

La parte di interessi passivi che eccede quelli attivi è deducibile nel limite del 30 per cento del risultato operativo lordo della gestione caratteristica.

Il risultato operativo lordo (ROL) si determina dalle risultanze del Bilancio, in particolare il ROL è determinato dalla differenza tra il valore e i costi della produzione, lettere A) e B) del Conto Economico, con esclusione degli ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali e materiali (n. 10), lettere a) e b)) e dei canoni di locazione finanziaria di beni strumentali.


93 recensioni.

Ridotti i rischi di elusione fiscale - chiarita la thin capitalization nel settore creditizio

Escluse le banche e le finaziarie dalle restrizioni della thin cap.

Autore: De Vito Gaetano Fonte: Il Sole 24 Ore nr. 349 del 21/12/2003 pag. 21

Recensione di Roberto Castegnaro


Percorso ad ostacoli per la thin cap

Dettagliata descrizione dei calcoli necessari per determinare la quota indeducibile degli interessi passivi conseguente alla applicazione della Thin capitalization

Autore: Deotto Dario Fonte: Il Sole 24 Ore nr. 341 del 13/12/2003 pag. 27

Recensione di Roberto Castegnaro


Sette "lacci" contro l'indebitamento

Interessante analisi della nuova normativa riguardande la deducibilità degli interessi passivi. Con un riepilogo delle norme che incidono sulla deducibilità degli oneri finanziari per l'impresa.

Autore: Piazza Marco Fonte: Il Sole 24 Ore nr. 257 del 19/09/2003 pag. 25

Recensione di Roberto Castegnaro