IVA pagata nella UE e di non Residenti

Come previsto dall’articolo 15 della direttiva 2008/9/Ce in ambito Ue, le richieste di rimborso dell’Iva assolta in un altro Stato membro per beni e servizi lì acquistati o importati devono essere effettuate on line, tramite l’Amministrazione finanziaria del Paese Ue di stabilimento.
Pertanto, entro il 30 settembre:

  • per richiedere il rimborso dell’Iva allo Stato comunitario in cui è stata versata, il contribuente stabilito in Italia deve presentare domanda all’Agenzia delle entrate, utilizzando i canali telematici Entratel o Fisconline. Le istanze, le cui operazioni di controllo e gestione sono effettuate dal Centro operativo di Pescara, vengono poi trasmesse all’Amministrazione fiscale estera competente, ente al quale il contribuente dovrà rivolgersi per avere informazioni sullo stato di lavorazione del rimborso
  • i soggetti passivi comunitari non residenti in Italia, per recuperare l’Iva assolta in Italia, dovranno “veicolare” la domanda di rimborso attraverso l’Amministrazione finanziaria del loro Stato, che la invierà telematicamente al Centro operativo di Pescara. 

12 recensioni.

ISTANZE RIMBORSO IVA PAGATA NELLA UE ENTRO IL 30 SETTEMBRE

Niente proroga festiva per richiedere il rimborso dell'IVA pagata nella UE

Autore: Vedi Articolo Fonte: Agenzia Entrate del 27/09/2018

Recensione di Roberto Castegnaro


IVA versata in UK nel 2020, istanze di rimborso entro il 31 marzo

Stesso termine per il recupero dell’imposta pagata in Italia e, in generale, nella Ue è dato ai soggetti passivi stabiliti nel Regno Unito che devono rivolgersi all’autorità fiscale di tale Paese

Autore: Vedi Articolo Fonte: Agenzia Entrate del 25/03/2021

Recensione di Roberto Castegnaro