Lavoratori dipendenti, fiscalmente residenti in Italia, operanti all’estero
I valori delle retribuzioni convenzionali dei lavoratori dipendenti, fiscalmente residenti in Italia, operanti all’estero in via continuativa ed esclusiva: costituiscono la base su cui calcolare i contributi assicurativi obbligatori e le imposte sul reddito dovuti per l’anno 2018, a prescindere dai compensi effettivamente ricevuti.
Tali importi “convenzionali”, stabilisce il Dl 317/1987, devono essere determinati annualmente con decreto del ministero del Lavoro di concerto con il Mef, sulla base dei contratti collettivi nazionali di categoria e, in ogni caso, in misura non inferiore a quanto da questi stabilito.
Soltanto se il lavoratore aveva già lavorato per la stessa società/gruppo immediatamente prima del suo trasferimento fuori Italia, il periodo minimo per fruire dell’agevolazione si allunga a 7 anni
Autore: Vedi Articolo Fonte: Agenzia Entrate del 21/02/2025Recensione di Roberto Castegnaro
Sul periodo minimo di residenza all’estero, sulla riduzione della base imponibile per i figli minori e sui requisiti di elevata qualificazione o specializzazione
Autore: Testo di Legge Circ. Risoluzione Fonte: Agenzia Entrate del 01/03/2025Recensione di Roberto Castegnaro
Il cittadino con una permanenza all’estero di quattro anni potrà beneficiare dell’agevolazione solo per i redditi prodotti in Italia alle dipendenze del nuovo datore di lavoro
Autore: Testo di Legge Circ. Risoluzione Fonte: Agenzia Entrate del 08/03/2025Recensione di Roberto Castegnaro