Con il “ravvedimento” (art. 13 del D.lgs n. 472 del 1997) è possibile regolarizzare omessi o insufficienti versamenti e altre irregolarità fiscali, beneficiando della riduzione delle sanzioni.
Col ravvedimento operoso, si regolarizzano i tardivi versamenti, rimuovendo la violazione e pagando: - il dovuto; - la sanzione ridotta; - gli interessi legali.
L’art. 13 del D.Lgs. 471/97, a seguito delle modifiche apportate dal D.Lgs. 14 giugno 2024 n. 87 (Revisione del sistema sanzionatorio tributario, amministrativo e penale attuativo della L. 111/2023, c.d. delega per la riforma fiscale), prevede l’irrogazione della sanzione del 25% (e non più del 30%) per i soggetti che non effettuano in tutto o in parte i versamenti o li effettuano in ritardo.
Il secondo coma dello stesso articolo prevede che per i versamenti effettuati con un ritardo non superiore a novanta giorni, la sanzione di cui al primo periodo e' ridotta alla meta' (25/2=12,50), salva l'applicazione (del ravvedimento operoso) dell'articolo 13 del decreto legislativo 18 dicembre 1997, n. 472.
Per i versamenti effettuati con un ritardo non superiore a quindici giorni, la sanzione di cui al secondo periodo e' ulteriormente ridotta a un importo pari a un quindicesimo per ciascun giorno di ritardo."
Interessanti slide del 15.1.2018 dalla commissione di studio II.DD. dell'Ordine di Genova
Autore: Autori Vari Fonte: Il Sole 24 Ore del 06/04/2018Recensione di Roberto Castegnaro
La sanzione per omesso versamento è pari al 30% dell'importo non versato, la stessa però è ridotta al 15% se il versamento viene eseguito entro 90 giorni dalla scadenza originaria.
Autore: Vedi Articolo Fonte: Internet del 22/12/2017Recensione di Roberto Castegnaro
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Si possono sanare anticipatamente gli esiti di un controllo anche nelle more di verifiche e nelle fasi istruttorie dei controlli “a tavolino” del Fisco
Autore: Morina Tonino Fonte: Il Sole 24 Ore del 14/12/2017Recensione di Roberto Castegnaro
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In attesa che il corso dell’esame del Dl 148/2017 ripristini le vecchie regole dell’esercizio a detrazione dell’Iva, si chiarisce che il termine di presentazione della dichiarazione annuale Iva del 30 aprile 2018 non determina l’indetraibilità dell’Iva relativa agli acquisti di beni e servizi con esigibilità 2017, in quanto è sempre disponibile presentre una dichiarazione integrativa a favore.
Autori: Santacroce Benedetto, Brusaterra Michele Fonte: Il Sole 24 Ore del 04/11/2017Recensione di Roberto Castegnaro
Comunicazione liquidazione periodica IVA e comunicazione dati fatture (spesometro), le varie ipotesi di ravvedimento
Autore: Deotto Dario Fonte: Il Sole 24 Ore del 30/10/2017Recensione di Roberto Castegnaro
La guida che contiene informazioni utili su come muoversi quando si riceve la lettera e come regolarizzare in maniera agevolata gli errori eventualmente commessi nella dichiarazione Unico Persone fisiche (o modello 730) 2014, per il periodo d’imposta 2013, segnalati dall’Agenzia.
Autore: Non definito Fonte: Agenzia Entrate del 29/10/2017Recensione di Roberto Castegnaro
Evidente vantaggio per chi sbaglia il calcolo delle liquidazione IVA rispetto a chi lo calcola esattamente ma non paga. Chi non paga ha tempi ridottissimi per il ravvedimento
Autore: Vedi Articolo Fonte: Il Sole 24 Ore del 30/09/2017Recensione di Roberto Castegnaro
Come ravvedere le nuove comunicazioni Iva
Autore: Non definito Fonte: Ratio nr. 10 del 19/09/2017Recensione di Francesca Zilio
Con la risoluzione n. 104/E del 28 luglio, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito alcuni dubbi circa la corretta determinazione delle somme dovute a titolo di sanzione e interessi
Autore: Testo di Legge Circ. Risoluzione Fonte: Agenzia Entrate del 29/07/2017Recensione di Roberto Castegnaro
Omessa o ritardata presentazione del modello F24 a saldo zero risoluzione n. 36/E del 20 marzo 2017
Autore: Testo di Legge Circ. Risoluzione Fonte: Agenzia Entrate del 21/03/2017Recensione di Roberto Castegnaro