Ace, saldi e acconti ad alto rischio
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Recensione di Roberto Castegnaro Pubblicata il 01/06/2017
Autore: Gaiani Luca Fonte: Il Sole 24 Ore del 01/06/2017
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La conversione del decreto legge (non ancora al traguardo) rivede per la seconda volta le disposizioni sugli anticipi Sui versamenti Ires di fine giugno pesa l’ipoteca di regole non ancora definite
La legge 232/2016 aveva previsto, per il 2017, una riduzione al 2,3% (dal 4,75% in vigore nel 2016) del coefficiente da applicare nel calcolo dell’incentivo. Questa riduzione doveva essere considerata rideterminando al rialzo l’imposta dell’esercizio precedente ai fini dell’acconto Ires da versare a giugno e novembre di quest’anno. L’anticipazione di questa stretta è stata considerata dai software dichiarativi che consentono di calcolare l’acconto rideterminato. La manovrina ha poi però nuovamente cambiato le carte in tavola, introducendo, con decorrenza 2017, un nuovo metodo di calcolo (quinquennale) della base Ace, che doveva considerarsi – pure questo – per il ricalcolo virtuale dell’acconto Ires. La novità non modificava il coefficiente Ace (2,3% come da legge di Bilancio), senza però
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