ACQUISTO INTRA SE IL VENDITORE NON E' ISCRITTO AL VIES
Recensione di Roberto Castegnaro Pubblicata il 19/01/2024
Autore: Santacroce Benedetto Fonte: Il Sole 24 Ore del 19/01/2024
Se il cedente non è iscritto al Vies viene meno la non imponibilità della cessione intra Ue, ma non si producono effetti sul lato dell’acquisto intra Ue.
Articolo on-line dal titolo Cessioni intra Ue, scatta l’Iva senza l’iscrizione al Vies
L'articolo conclude precisando che:
Secondo la Commissione europea, il fatto che il cedente addebiti l’Iva sulla cessione perché non sono soddisfatte le condizioni di cui al citato articolo 138 non produce effetti sul trattamento Iva dell’acquisto intraUe effettuato dal cessionario nel Paese di destinazione della merce (vedi note esplicative alle quick fixes).
per cui parrebbe che, anche se il cedente deve fatturare con imposta la cessione priva di uno dei requisiti per la non imponibilità, il cessionario (cliente) dovrà trattare l’operazione, comunque, al pari di un acquisto intraUe.
Tale conclusione deriverebbe, infatti, dall’applicazione dell’articolo 16 del regolamento (Ue) 282/2011, secondo cui lo Stato membro di arrivo della spedizione/trasporto dei beni nel quale è effettuato un acquisto intraUe esercita il proprio potere impositivo indipendentemente dal trattamento Iva applicato all’operazione nello Stato membro di partenza degli stessi.
Quindi la norma sembrerebbe “accettare” una “doppia imposizione” dell’operazione, tassata prima nello Stato del cedente (come operazione interna) poi nello Stato del cessionario (come acquisto intraUe con Iva assolta in reverse charge). Con la conseguenza che, nel caso in cui il cessionario sia italiano, la mancata applicazione del reverse charge in riferimento alla fattura con Iva di un altro Paese Ue implicherebbe l’irrogazione della sanzione prevista dall’articolo 6, comma 9-bis, DLgs 471/97 compresa fra 500 euro e 20mila euro.
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