BLACK LIST UE SENZA MODIFICHE

[Interessante]

  Recensione di Roberto Castegnaro     Pubblicata il 21/02/2025

Autore: Vedi Articolo Fonte: Agenzia Entrate del 21/02/2025


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Nell’ultima riunione dell’Ecofin non sono emerse novità di rilievo. Modifiche, invece, per la "lista grigia"


Nella riunione di febbraio del Consiglio Europeo Economia e Finanza (Ecofin), gli Stati membri dell'Unione Europea non hanno apportato alcuna modifica all'elenco delle giurisdizioni fiscali non cooperative, la cosiddetta “lista nera”, utilizzata per rilevare i rischi di abuso fiscale e concorrenza fiscale dannosa a livello internazionale associati ai diversi Paesi. 

Tale lista attualmente comprende 11 Paesi: 

  1. Samoa Americane, 
  2. Anguilla, 
  3. Figi, 
  4. Guam, 
  5. Palau, 
  6. Panama, 
  7. Russia, 
  8. Samoa, 
  9. Trinidad e Tobago, 
  10. Isole Vergini Americane
  11. Vanuatu.

Il sultanato del Brunei nella lista grigia
Modifiche mirate invece hanno in parte riscritto la cosiddetta “lista grigia”, di cui fanno parte Paesi che non hanno rispettato gli impegni assunti per conformarsi ai criteri di buona governance fiscale entro un termine specifico e da giurisdizioni che si sono rifiutate di farlo. In pratica, è stato aggiunto il Brunei Darussalame sono state rimosse il Costa Rica e Curacao. A seguito di quest’ultimo aggiornamento, la “lista grigia” comprende le seguenti otto giurisdizioni: 

  1. Antigua e Barbuda, 
  2. Belize, 
  3. Isole Vergini britanniche, 
  4. Brunei Daressalam, 
  5. Eswatini, 
  6. Seychelles, 
  7. Türkiye 
  8. Vietnam.

Le ragioni dell’ammissione del sultanato e l’exit del Costa Rica
La criticità fiscale del Brunei, in termini di trasparenza ed equità fiscale, è rappresentata dall’adozione di un regime fiscale reputato dannoso, in quanto garantisce l’esenzione dei redditi da fonte estera, in particolare dividendi, che si è però impegnato a modificare o abolire entro il 31 dicembre 2025. 

Costa Rica e Curaçao sono invece rimossi dalla “lista grigia” perché hanno rispettato gli impegni assunti risolvendo le carenze del loro sistema di scambio automatico di informazioni fiscali.

Un approccio dinamico e adattivo

Le due liste UE vengono aggiornate due volte l'anno per riflettere i cambiamenti nelle politiche e nei livelli di cooperazione delle giurisdizioni. 

Ciò garantisce che le scelte siano accurate e pertinenti, consentendo all'UE di adattare il proprio approccio all'evoluzione del panorama fiscale. 

Inoltre, la metodologia di revisione del perimetro geografico dell'elenco e i criteri dello stesso elenco sono sottoposti a un costante processo di revisione, per garantire che gli elenchi compresi nelle liste rimangano efficaci e credibili nel tempo. Inoltre, fornendo un quadro di dialogo e cooperazione, sostenendo i Paesi terzi nel rafforzamento della loro governance fiscale e monitorando continuamente il cambiamento, l'UE dimostra il suo impegno nella lotta contro la frode, l'evasione e l'elusione fiscale a livello globale.

 

Ndr: L'autore non entra nel merito della data di decorrenza delle variazioni che dovrebbe coincidere con la pubblicazione nella Gazzetta UE del relativo provvedimento.

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