COMUNICAZIONI A SEGUITO INCROCIO COMUNICAZIONE DATI DELLE FATTURE

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  Recensione di Roberto Castegnaro     Pubblicata il 09/11/2017

Autore: Testo di Legge Circ. Risoluzione Fonte: Agenzia Entrate del 09/11/2017


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Con il provvedimento dell’8 novembre 2017, sono state stabilite le modalità attraverso le quali l’Agenzia delle entrate mette a disposizione del contribuente (e della Guarda di finanza) i risultati dell'incrocio sui dati delle comunicazioni delle fatture emesse e ricevute (ex articolo 21, Dl 78/2010, cd. spesometro nella versione vigente fino al 24 ottobre 2016) dati discordanti tra quanto comuncato dal cliente rispetto a quanto indicato dal fornitore.


I contribuenti interessati riceveranno, al proprio indirizzo Pec, una lettera contenente le informazioni utili a identificare il rilievo riscontrato e cioè:

  • il codice fiscale, la denominazione, il cognome e il nome del destinatario dell’alert
  • il numero identificativo della comunicazione e l’anno d’imposta oggetto dell’incongruenza emersa
  • il codice atto
  • il totale delle operazioni comunicate dai clienti Iva e di quelle effettuate nei confronti di consumatori finali comunicate dal contribuente stesso
  • le modalità di consultazione dei dati di dettaglio relativi all’anomalia riscontrata. 

La stessa comunicazione e gli stessi dati saranno disponibili anche nel “cassetto fiscale” del destinatario della lettera, che, in più, permette di conoscere le seguenti ulteriori informazioni:

  • il protocollo e la data di invio della dichiarazione Iva che ha fatto scattare la procedura
  • la somma algebrica dell’ammontare complessivo delle operazioni riportate nei righi: VE23 - colonna 1 (Totale imponibile), VE31 (Operazioni non imponibili a seguito di dichiarazione d’intento), VE32 (Altre operazioni non imponibili), VE33 (Operazioni esenti), VE35 - colonna 1 (Operazioni con applicazione del reverse charge), VE37 – colonna 1 (Operazioni effettuate nell’anno, ma con imposta esigibile in anni successivi) e VE39 (Operazioni effettuate in anni precedenti, ma con imposta esigibile nell’anno oggetto di comunicazione)
  • l’importo della somma delle operazioni relative alle cessioni di beni e prestazioni di servizi comunicate dai clienti Iva e alle cessioni di beni e prestazioni di servizi effettuate nei confronti di consumatori finali, comunicate dal contribuente stesso e considerate al netto dell’imposta sul valore aggiunto in base all’aliquota ordinaria
  • le operazioni attive che non risulterebbero riportate nella dichiarazione Iva in questione
  • i dati identificativi dei clienti soggetti passivi Iva
  • gli acquisti comunicati da ciascuno dei clienti titolari di partita Iva del punto precedente
  • i dati identificativi dei consumatori finali comunicati dal contribuente
  • le cessioni o prestazioni comunicate per ciascuno dei consumatori finali del punto precedente. 
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