Deducibili i contributi dei collaboratori domestici
Recensione di Roberto Castegnaro Pubblicata il 03/09/2025
Autore: Vedi Articolo Fonte: Agenzia Entrate del 03/09/2025

La parte a carico del datore di lavoro è deducibile (abbatte il reddito imponibile) fino a un massimo di 1.549,37 euro annui anche se assunzione tramite agenzia interinale o uso del “libretto di famiglia”
Deduzione prevista dall’articolo 10, comma 2, del Tuir.
Le somme deducibili devono essere indicate nel rigo E23 della dichiarazione dei redditi.
Tipologia di costo
L’agevolazione riguarda due distinte tipologie di collaboratori: gli addetti ai servizi domestici e gli addetti all’assistenza personale o familiare, come colf, baby sitter e assistenti delle persone anziane.
È indispensabile precisare innanzitutto che è deducibile soltanto la parte di contributi previdenziali e assistenziali a carico del datore di lavoro e non la quota versata all’Inps dal dipendente.
Deduzione per cassa
La deduzione dall’imponibile avviene secondo il criterio di cassa, considerando dunque, le somme effettivamente versate, senza considerare il principio di competenza per trimestre.
Il limite massimo deducibile è di 1.549,37 euro annui.
Sono inclusi nell’agevolazione anche i contributi previdenziali corrisposti per badanti assunti tramite agenzia interinali e a questa rimborsati, purché l’agenzia rilasci una certificazione che riporti i dati anagrafici e i codici fiscali di chi assume e del prestatore di servizi.
In caso di morte del datore di lavoro, possono beneficiare delle deduzioni gli eredi che versano i contributi relativi al trimestre in cui il decesso è avvenuto.
Deduzione anche con il libretto di famiglia
Rientrano nel trattamento di favore e possono dunque essere dedotti dal reddito anche i contributi versati tramite il “libretto famiglia”, lo strumento introdotto dal Dl n. 50/2017 (articolo 54-bis) per semplificare gli adempimenti delle persone fisiche non esercenti attività d’impresa o autonoma che intendono servirsi di prestazioni di servizi occasionali o saltuarie.
Si tratta di un carnet telematico prefinanziato fornito dall’Inps. Il libretto è nominativo e composto da titoli di pagamento del valore nominale di 10 euro. Ogni ticket può essere utilizzato per pagare compensi relativi ad attività lavorative di durata non superiore a un’ora. Può essere acquistato tramite F24 (causale LIFA) o attraverso il Portale dei pagamenti Inps.
Nel dettaglio, di ciascun titolo di pagamento del valore nominale di 10 euro:
- 8 euro sono destinati al lavoratore quale compenso per la prestazione svolta
- 1,65 euro sono accantonati come contributi Ivs della gestione separata Inps
- 0,25 euro costituiscono il premio assicurativo Inail
- 0,10 euro sono addebitati per gli oneri gestionali.
Il pratico strumento di pagamento è utilizzabile soltanto per determinate attività occasionali espressamente previste dalla legge, che sono:
- i piccoli lavori domestici, inclusi pulizie, giardinaggio e manutenzione
- l’assistenza domiciliare a bambini, anziani, malati o disabili
- le lezioni private supplementari.
Inoltre, sono previsti dei precisi limiti economici ai compensi annualmente erogati. Nel dettaglio:
- 5mila euro per ciascun lavoratore per la totalità degli utilizzatori
- 10mila euro per ciascun datore di lavoro, con riferimento alla totalità dei prestatori
- 2.500 euro per le prestazioni complessivamente rese da ogni prestatore in favore dello stesso utilizzatore.
Tornando all’agevolazione fiscale, per ogni ora di lavoro retribuita tramite il libretto sono deducibili 1,65 euro, ossia l’importo relativo al contributo Ivs della gestione separata Inps, naturalmente a condizione che la prestazione sia stata effettivamente svolta e retribuita.
Costi esclusi
Per quanto riguarda le ipotesi di esclusione dal beneficio, ricordiamo che non sono deducibili le spese sostenute nel 2024 e rimborsate nello stesso anno al lavoratore in sostituzione delle retribuzioni premiali previste dall’articolo 51 del Tuir e indicate nei punti da 701 a 706 della Certificazione unica 2025 con il codice 3.
Nessuna deduzione inoltre per:
- i versamenti alla CAS.SA.COLF
- i contributi forfettari per la regolarizzazione di lavoratori stranieri
- le spese sostenute per familiari fiscalmente a carico.
Documentazione da conservare
Il datore di lavoro che vuole beneficiare dell’agevolazione deve conservare e rendere disponibili se richieste:
- le ricevute di pagamento intestate all’Inps complete dei dettagli riguardanti il rapporto di lavoro
- le fatture rilasciate dell’agenzia interinale utilizzata per l’assunzione del prestatore di servizi, con specificata la quota contributiva
- la copia del libretto famiglia e le ricevute dei titoli di pagamento
- la dichiarazione sostitutiva che attesti l’effettiva prestazione lavorativa.
Per approfondire
Per maggiori informazioni sull’argomento è possibile consultare la guida “Contributi previdenziali e assistenziali”, disponibile sul sito dell’Agenzia delle insieme alle altre della raccolta “Tutte le agevolazioni della dichiarazione 2025”.
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