Fattura differita individuata con codice TD24
Recensione di Roberto Castegnaro Pubblicata il 03/03/2020
Autore: Santacroce Benedetto Fonte: Il Sole 24 Ore del 03/03/2020
Le nuove codifiche delle tipologie di documenti da utilizzare facoltativamente dal 4 maggio, e obbligatoriamente dal 1° ottobre 2020, condizionano l’emissione della fattura differita.
Il provvedimento delle Entrate che il 28 febbraio scorso ha approvato dal 4 maggio 2020, le nuove specifiche tecniche della fattura elettronica ha previsto due diversi codici di identificazione della fattura differita:
Il codice TD24 si utilizza per le fatture differite relative alle cessioni dei beni, giustificate con l'emissione, al momento di effettuazione dell’operazione, del Documento di trasporto (DDT) oppure per le prestazioni di servizi quando le stesse sono, al massimo al momento di effettuazione dell’operazione, idoneamente documentate. Esempio il professionista che emetta un proforma prima di essere pagato (articolo 21, comma 4, lettera a), Dpr 633/72).
Per capire meglio vedi Come Dribblare L'obbligo Di Emissione Immediata.
Il TD 25 si utilizza per le fatture differite emesse in caso di triangolare interna, (soggetto centrale nella triangolazione) vale a dire in presenza di una cessione di beni effettuata dal cessionario nei confronti di un terzo per il tramite del cedente.
In questo caso la fattura deve essere emessa entro il mese successivo a quello della consegna o spedizione dei beni. L’emissione differita dipende dalla data del DDT emesso dal primo cedente verso l’acquirente finale (articolo 21, comma 4, lettera b), Dpr 633/72).
In questo modo lo Sdi individua la fattura differita e verifica l’esistenza nel Xml delle informazioni relative al trasporto.
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