Holding leggere con premi fiscali
Recensione di Roberto Castegnaro Pubblicata il 26/05/2017
Autore: Miele Luca Fonte: Il Sole 24 Ore del 26/05/2017
La Corte di cassazione fa chiarezza sui benefici fiscali spettanti alle subholding passive ubicate in Stati Ue, controllate da imprese extra-Ue, che ricevono dividendi da società operative italiane
Le recenti sentenze attengono al tema delle ritenute alla fonte ordinariamente applicabili ai dividendi in uscita dal nostro Paese e alla corretta applicazione delle convenzioni internazionali contro la doppia imposizione stipulate dall’Italia (sezione V civile, sentenze 28 dicembre 2016, numeri 27112, 27113, 27115 e 27116). In particolare, il focus è sulla qualifica di beneficiario effettivo del soggetto percipiente (subholding passiva); qualifica non di rado non riconosciuta dal fisco che invece configura tali entità come mere società conduit. Il caso sottoposto all’attenzione della Corte è quello di una holding passiva residente in Francia e partecipata al 100 per 100 da una capogruppo americana che aveva invocato l’applicazione della convenzione italo-francese per i dividendi provenie
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