Il credito d’imposta (beni strumentali) slitta di un anno se non c’è capienza
Recensione di Roberto Castegnaro Pubblicata il 30/01/2021
Autore: Gaiani Luca Fonte: Il Sole 24 Ore del 30/01/2021
La quota del credito di imposta sugli investimenti, che non si riesce a compensare in F24 può essere utilizzata l’anno seguente e aggiunta alla rata di competenza.
Chiarimento a telefisco 2021, che riguarda sia i crediti della legge 160/2019, che quelli della legge di Bilancio 2021 n. 178/2020.
Il credito di imposta sugli investimenti ex legge 178/2020 può essere compensato in F24 già a partire dall’anno di entrata in funzione dei beni (o da quello di interconnessione per gli investimenti 4.0 di cui ai commi 1056, 1057, 1058).
La risoluzione 3/2021 ha introdotto i codici tributo da utilizzare.
Il credito si utilizza in compensazione in tre quote annuali, salvo che per contribuenti con ricavi o compensi inferiori a 5 milioni di euro, i quali possono effettuare in unica soluzione la compensazione relativa a investimenti non-Industria 4.0 del primo blocco temporale (16 novembre 2020–31 dicembre 2021, con coda al 30 giugno 2022 per beni “prenotati” entro la fine 2021).
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